meritevolezza
s. f. L’essere meritevole; il poter essere considerato nel merito, con particolare riferimento al merito di un giudizio.
• Cesare Previti, condannato per aver comprato sentenze, non entrò in carcere grazie, appunto, alla cosiddetta legge Previti. Dopodiché, vari ricorsi presentati da imputati e magistrati, hanno fatto esprimere la cassazione sulla «meritevolezza» del reo, non esistono più facili automatismi. (Piero Colaprico, Repubblica, 14 settembre 2013, p. 2) • L’ulteriore «sconto», che comunque non vale in caso di affidamento in prova e detenzione domiciliare, è tuttavia applicato in seguito a valutazione sulla «meritevolezza» del beneficio. (Sonia Oranges, Mattino, 5 febbraio 2014, p. 6, Primo Piano) • Il Tar Lombardia rompe l’oligopolio delle società internazionali di rating creditizio. La Seconda sezione, con la sentenza depositata l’8 aprile scorso, ha annullato la delibera dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (Aeeg) che aveva escluso Cerved Rating Agency dal novero ‒ al solito circoscritto ‒ delle società cui affidare la valutazione di «meritevolezza» degli utenti della rete. (Alessandro Galimberti, Sole 24 Ore, 13 aprile 2016, p. 42, Norme e tributi).
- Derivato dall’agg. meritevole con l’aggiunta del suffisso -ezza.
- Già attestato nel Corriere della sera del 31 maggio 1930, p. 4.