merkelizzato
p. pass. e agg. Progressivamente assimilato alle linee politiche di Angela Merkel.
• La buona notizia è il risultato ottenuto da Martine Aubry. Una donna retta, coraggiosa, che sa essere offensiva senza essere aggressiva, pugnace senza essere demagoga. Un risultato che smentisce coloro ‒ ed erano legioni ‒ che già la vedevano annientata, sepolta sotto i sondaggi, merkelizzata. (Bernard-Henri Lévy, trad. di Daniela Maggioni, Corriere della sera, 13 ottobre 2011, p. 48, Idee & opinioni) • Moriremo tutti democristiani tedeschi, in un’Europa merkelizzata, tutta occhiuti controlli sui bilanci, e sanzioni automatiche per chi sfora le regole bloccadeficit? (Guido Ambrosino, Manifesto, 6 dicembre 2011, p. 7, Si salvi chi può) • Solo lui poteva avere la faccia tosta, in un Paese dove i sondaggi escono ogni settimana ‒ elezioni alle porte oppure no ‒ di invitare tutti a «non guardare» quei numeri impietosi che condannerebbero il 22 settembre i socialdemocratici a quattro anni di subalternità merkelizzata. Gerhard Schröder lo ha fatto. (Paolo Lepri, Corriere della sera, 22 agosto 2013, p. 17, Esteri).
- Derivato dal nome proprio (Angela) Merkel con l’aggiunta del suffisso -izzato.