MERRY DEL VAL, Rafael
Cardinale, nato a Londra il 10 ottobre 1865, morto a Roma il 26 febbraio 1930. Figlio di un diplomatico spagnolo, studiò in Belgio e in Inghilterra. Venuto poi a Roma, fu ammesso all'Accademia dei nobili ecclesiastici frequentando per gli studî l'Università gregoriana, dove conseguì la laurea in filosofia e teologia. Compì rapida carriera nella prelatura e fece parte della missione inviata alle onoranze giubilari della regina Vittoria; ordinato sacerdote in Roma (30 dicembre 1888), seguì il cardinale L. Galimberti a Berlino e a Vienna; indi fu delegato apostolico straordinario al Canada (1899). Poco dopo divenne presidente dell'Accademia dei nobili ecclesiastici e (1900) arcivescovo titolare di Nicea. Nel 1902 ebbe notevole importanza e felice risultato la sua ambasceria straordinaria a Londra per l'incoronazione di Edoardo VII. Alla morte di Leone XIII, che aveva avuto per lui molta benevolenza, il M. d. V. fu designato a segretario del conclave (1903). Pio X fu conquistato subito dalle doti personali di lui e, poco pratico del mondo diplomatico, scelse a suo collaboratore il M. d. V., diplomatico di stile. Nominato prosegretario di stato (4 agosto) e poco dopo cardinale con rescritto autografo (confermato nel concistoro del 9 novembre 1903) e segretario di stato, il M. d. V. fu il principale rappresentante della politica vaticana durante il pontificato di Pio X, al quale fu devotamente fedele, politica ispirata a criterî essenzialmente religiosi e di restaurazione ecclesiastica. Il suo nome è legato al conflitto con la Francia, che portò alla separazione, al lungo attrito con la Spagna, che culminò nel 1910-1912, alla lotta contro il modernismo. Gran parte ebbe anche nella riforma dei seminarî nell'istituzione della commissione biblica e dell'Istituto biblico, nel rinnovamento della liturgia, nella riforma delle congregazioni romane, ecc. Morto Pio X e sostanzialmente modificatasi la politica vaticana, il M. d. V. si trasse in disparte, dedito alle cure che gl'imponevano le sue cariche di segretario del Santo Ufficio, arciprete della Basilica vaticana, ecc. Sinceramente amico dell'Italia, seppe dire parole efficaci, che parvero vaticinio della futura conciliazione, quando nel 1926 fu inviato legato apostolico al centenario francescano in Assisi. E della conciliazione del 1929 fu aperto e convinto fautore.
Bibl.: P. Cenci, Il card. R. Merry del Val, Roma 1933.