Mes
s. m. inv. Acronimo di Meccanismo europeo di stabilità.
• La decisione della Corte di Karlsruhe del 12 settembre 2012 indica la strada e i valori da preservare: per gli effetti della decisione, nell’ordinamento giuridico della Repubblica federale tedesca; nella prospettiva istituzionale, per il futuro dell’Europa. Il Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità, più noto con la formula Fondo salva-Stati) e il Fiscal pact sono dunque compatibili con la costituzione tedesca ma solo entro alcuni limiti molto precisi e tutt’altro che formali. (Paolo De Ioanna, Unità, 15 settembre 2012, p. 1, Prima pagina) • Uno dei presupposti per la conduzione di Omt è che i Paesi interessati devono aver negoziato con gli altri governi dell’area dell’euro un programma nell’ambito del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) che imponga condizioni rigorose, efficaci e credibili su un orizzonte temporale esteso. In tal modo, i governi si vincolano a continuare le riforme necessarie, anche in uno scenario in cui la Bce interviene. (Mario Draghi, Corriere della sera, 16 novembre 2012, p. 1, Prima pagina) • Così come è fallito, infine, ma qui la responsabilità è soprattutto delle istituzioni europee obbedienti ai diktat tedeschi, il Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes). (Renato Brunetta, Giornale, 25 gennaio 2015, p. 1, Prima pagina).
- Già attestato nel Corriere della sera del 17 dicembre 2010, p. 1, Prima pagina (Marcello Messori).
> Efsf, Esm, Fesf, Meccanismo europeo di stabilità.