MESAMBRIA sul Ponto (Μεσαμβρία, Mesambria o Mesembria)
Città greca sulla costa occidentale del Mar Nero, fondata circa il 510 a. C. da Megara e dalla colonia megarese di Calcedone. Le sue iscrizioni mostrano che essa conservò a lungo il suo dialetto dorico. Rimase naturalmente tagliata un po' fuori dalla storia della Grecia, ma, con le altre città greche dell'Esapoli Pontica, dovette avere fiorenti commerci, ed ebbe una sua monetazione. Si destreggiò tra i successori di Alessandro e le vicine tribù getiche e scitiche, ebbe buone relazioni con capi di tribù traciche, finché il proconsole di Macedonia, M. Licinio Lucullo, non l'aggregò nel 72 a. C. alla provincia romana. Costituita nel 46 la provincia di Tracia, ne fece parte, finché non fu poi aggregata alla Mesia Inferiore e, con la rifonna di Diocleziano, alla provincia del Monte Emo (Haemimontus). In età cristiana fu sede di arcivescovo. L'odierna Mesemvrija ne occupa il posto.
Bibl.: Cat. of Coins of the Brit. Mus., Thrace, p. 132; Corpus Inscr. Graec., 1053 segg.; Corp. Inscr. Lat., III, 2316 seg.; V. Pârvan, Getica, Bucarest 1926, pp. 68, 79, ecc.; id., Dacia, Cambridge 1928, pp. 82, 99, ecc.; E. H. Minns, Scythians and Greeks, Cambridge 1913, p. 518; M. Rostowzew, Iranians and Greeks in South-Russia, Oxford 1922.