mescere
Ricorre, in rima rara (con esca e cresca) nel senso proprio di " versare da bere ", ma in contesto figurato: Cacciaguida invita D., anche se già ne conosce il pensiero in quanto le anime vedono tutto rispecchiandosi in Dio, a esprimere a viva voce il suo desiderio, perché t'ausi / a dir la sete, sì che l'uom ti mesca (Pd XVII 12), " sì che tu possa essere soddisfatto ".
Dal punto di vista grammaticale si noti il valore impersonale assunto dal verbo introdotto da uom.