Messico
Grandi vulcani e ricche miniere d’argento
Paese enorme e potenzialmente ricco, il Messico sta vincendo la scommessa di uscire dalla povertà e dal circolo vizioso del sottosviluppo che tutte le ex colonie europee hanno conosciuto. Straordinariamente vario per clima e forme, ricco di memorie storiche e artistiche, vivacissimo per la particolare cultura del suo popolo, è un paese che affascina chiunque lo avvicini
Il vastissimo territorio messicano è formato da un altopiano allungato in senso nord-sud e bordato da catene montuose (Sierra Madre Occidentale, Orientale e Meridionale) che superano spesso i 5.000 m di altitudine e ospitano numerosi vulcani. Tra le montagne e gli oceani che bagnano il paese si aprono delle pianure: ampia quella sul Golfo del Messico, più stretta e arida quella sul Pacifico.
Due penisole si spingono in mare, a nord-ovest (Penisola di California, montuosa e arida) e a sud-est (Yucatán, pianeggiante e ricoperta dalla foresta).
Il paese conosce tutti gli aspetti del clima tropicale, differenziati in base all’altitudine, alla distanza dal mare e alla circolazione dei venti. Le varie zone vengono distinte in terre calde, al di sotto dei 1.000 m, dove è molto forte la temperatura, temperate e fredde, oltre i 2.000 m. Le terre temperate sono solo sull’altopiano centrale che però, nella parte settentrionale, riceve pochissime precipitazioni e quindi è arido, con scarsa vegetazione di piante grasse (cactus). Al contrario, nel Sud i venti marini portano umidità fino nell’interno, e la vegetazione è più abbondante e varia. Anche la fauna selvatica è quella tipica dei deserti e delle savane a nord (serpenti, coyote, puma) e delle foreste a sud (giaguaro, scimmie, alligatori).
Dato che l’altopiano è chiuso fra alte montagne, i fiumi che vi scorrono sono brevi e non sfociano in mare, ma formano laghi (molto numerosi), spesso salmastri; i fiumi che scendono dalle montagne al mare sono pure brevi e impetuosi. L’unico fiume importante è il Rio Bravo (o Rio Grande), che nasce negli Stati Uniti e per lunghissimo tratto fa da confine tra i due paesi.
La maggior parte della popolazione messicana vive sull’altopiano, dove sono le principali città: la capitale Città di Messico – una delle più vaste e popolose al mondo – e Guadalajara, Puebla e Monterrey. Sulle coste le città sono poche, per il clima meno favorevole. Molte città messicane sono vivaci e ricche di monumenti, musei, centri culturali, importanti università.
La popolazione è più che raddoppiata negli ultimi trent’anni e questa crescita ha creato vari problemi: il Messico è un paese che ha molte risorse, ma la sua ricchezza è sempre stata goduta da pochissime persone; l’aumento della popolazione ha aggravato le disuguaglianze. Negli ultimi decenni, però, anche in questo il Messico ha registrato grandi progressi.
La ricchezza del paese è stata per secoli fornita dai minerali (argento soprattutto, molti altri metalli, petrolio), venduti all’estero; l’agricoltura (mais e fagioli per il consumo locale, ortaggi e prodotti tropicali per l’esportazione) è progredita e molto varia grazie al clima, ma molti contadini sono poverissimi. Importante l’allevamento bovino. Lo sviluppo maggiore l’hanno registrato però l’industria (tessile, elettronica, metallurgica, chimica)e il turismo, che sostengono gran parte dell’economia messicana, sempre più aperta agli scambi con l’estero.