messione
Dal provenzale messio, raro in italiano (cfr. Bonagiunta Quando vegio la rivera 13). In Rime LXXXIII 26 Ma lor messione a' bon non pò piacere, il sostantivo vale " spesa ", ma " con la sfumatura di ‛ apparente liberalità ' che è in Convivio, IV, XXVII, 14 " (Contini).
Sta per " largizione ", " liberalità ", in Cv IV XI 14 Quando de le loro [cioè del Saladino, del marchese di Monferrato, del conte di Tolosa, ecc.] messioni si fa menzione, certo non solamente quelli che ciò farebbero volentieri, ma quelli prima morire vorrebbero che ciò fare, amore hanno a la memoria di costoro; e con una sfumatura sarcastica: Non altrimenti si dee ridere, tiranni, de le vostre messioni, che del ladro che menasse a la sua casa li convitati (XXVII 14).