metadati
s. m. pl. L’insieme dei dati accessori che contribuiscono a descrivere in modo dettagliato e completo un oggetto o un soggetto; con particolare riferimento ai dati raccolti per via telematica sui comportamenti degli utenti della rete.
• Un quadro questo, reso ancor più sconcertante da quanto rivelato dal quotidiano «The Guardian», secondo cui l’Italia sarebbe al primo posto per la richiesta di metadati, ovvero informazioni sulla localizzazione dell’apparecchio, orari e date delle chiamate e indicazioni sui soggetti con cui si è in comunicazione. (Giorgio Musumeci, Giornale d’Italia, 7 giugno 2014, p. 1, Prima pagina) • Non stiamo parlando dei metadati delle foto, che già oggi identificano ogni scatto digitale con data, modello di fotocamera, tempo di ripresa eccetera. Ma di vere e proprie impronte digitali contenute già ora nelle foto digitali che permetteranno di attribuirne la paternità senza ombra di dubbio. (Gigio Rancilio, Avvenire, 23 settembre 2016, p. 3, Idee) • «Certo, lavoriamo molto sui metadati e sulle parole chiave per aumentare la visibilità sui canali di vendita, lavoriamo sui nuovi formati, per esempio audio. Ma questo è inutile se non si ha una squadra forte» (Laura Donnini intervistata da Roberta Scorranese, Corriere della sera, 29 settembre 2017, p. 48, Cultura).
- Derivato dal s. m. dato con l’aggiunta del prefisso meta-.
- Già attestato nella Repubblica del 29 marzo 1999, Affari & Finanza, p. 21 (Paolo Conti).