METAGENE di Creta
Architetto, nato a Cnosso di Creta, figlio di Chersifrone (v.), fiorito nella seconda metà del sec. VI a. C. Collaborò con Teodoro di Samo e col padre alla costruzione dell'Artemisio di Efeso, e col padre stesso compose uno scritto su questo edificio; di lui parlano con lode Vitruvio e Plinio. Quando il padre si ritirò, egli continuò l'opera sua. Essendo la mole dell'edificio colossale, e difficile collocare il piano delle fondamenta a causa del terreno paludoso, Chersifrone non poté forse curarsi che della preparazione del terreno e del trasporto delle grosse colonne: a M. toccò in sorte l'alzamento di queste, e il trasporto e la messa in opera degli epistilî.
W. Klein crede di non errare, supponendo che la prima attività di M. e del padre si sia svolta già nella Ionia al tempo di Aliatte. Il luogo d'origine di questi due architetti fa ripensare alla varia e diffusa attività dei Dedalidi di Creta in tutto l'Egeo, e mostra come l'architettura ionica, pur serbando relazioni con le architetture d'Anatolia e di Mesopotamia, non fu priva di contatti con l'antico centro della cultura minoica.
Bibl.: Vitruvio, VII, 12, 159, 3; Dionigi d'Alicarnasso, IV, 25; Strabone, XIV, 640; Plinio, Nat. Hist., XXXVI, 96-97; H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstler, 2ª ed., II, Stoccarda 1889; A.S. Murray, Journ. of hellenic Studies, X (1889), p. i segg.; W. Klein, Geschichte d. griech. Kunst, I, Lipsia 1904, pp. 103, 131, 152-53; A. Springer e C. Ricci, Manuale di storia dell'arte, I, Bergamo 1910, pp. 145-46, figg. 273, 297; P. Ducati, L'arte classica, 2ª ed., Torino 1927, pp. 174-175.