• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

metallacarborano

Lessico del XXI Secolo (2013)
  • Condividi

metallacarborano


s. m. – Denominazione generica di un gruppo di composti chimici organometallici (detto anche metallocarborano) costituiti da una 'gabbia' formata da atomi di boro e di carbonio contenente, in aggiunta, uno o più atomi metallici (i composti corrispondenti privi di atomi metallici sono detti carborani). Nei m. più semplici lo scheletro della gabbia è del tipo MC2B3 (6 vertici, di cui due di carbonio, tre di boro e uno del metallo M), MC2B3, MC2B4 e MC2B9; gli atomi di carbonio e di boro sono poi legati ad atomi di idrogeno o frammenti organici. Le gabbie dei carborani e dei m., che sono stabilizzate da un legame chimico a elettroni delocalizzati simile a quello dei metalloceni, possono avere una struttura poliedrica completamente chiusa o parzialmente aperta. Le caratteristiche di particolare stabilità delle gabbie hanno permesso di sintetizzare m. sempre più complessi, formati da numerose gabbie legate tra loro mediante frammenti organici. Si è così sviluppata una chimica dei m. ricca e complessa. Oggetto di studio sin dagli anni Settanta del 20° sec., grazie alle loro proprietà i m. stanno acquisendo sempre maggiore interesse in svariati campi (catalisi, chimica supramolecolare, elettrochimica, sintesi di nuovi materiali), anche in considerazione della loro stabilità termica e verso l'ossidazione. M. contenenti metalli di transizione sono stati proposti come sistemi per l'immagazzinamento di idrogeno (che si lega in modo reversibile ai centri metallici). Inoltre, alcuni m. hanno mostrato di agire come efficaci inibitori della proteasi dell'HIV umano.

  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali