metastabile
metastàbile [agg. Comp. di meta- e stabile] [LSF] Termine che ha vari signif., generic. intermedi tra quelli di stabile e instabile. ◆ [LSF] Equilibrio m.: condizione di pseudoequilibrio instabile di un sistema alla quale corrisponde un valore dell'energia maggiore di quello corrispondente all'equilibrio stabile del sistema medesimo; quest'ultimo tende spontaneamente a cedere l'energia in eccesso e a passare, in un tempo più o meno breve, o a uno stato di equilibrio stabile oppure a una serie di successivi stati m. ma progressivamente meno instabili, nel senso che l'energia diminuisce dall'uno all'altro, fino a raggiungere un equilibrio stabile. Sono stati m., per es., la soprafusione di un solido, il sottoraffreddamento e la sovrassaturazione di un liquido. ◆ [FAT] Livello m.: il livello energetico di uno stato m. (v. oltre). ◆ [FAT] [FSN] Nucleo atomico m. e particella m.: v. oltre: Stato m.: (a). ◆ Stato m.: (a) [FAT] [FNC] [FSN] di un atomo, stato eccitato caratterizzato da una probabilità piccolissima di diseccitarsi e quindi da una vita media relativ. grande; mentre in generale gli stati eccitati di un atomo hanno una vita media dell'ordine di 10-8 s, la vita media degli stati m. è dell'ordine di 0.01÷1 s; ciò equivale a dire che per un atomo che si trovi in uno stato m. la probabilità di transizione spontanea a un livello di energia inferiore è minore per un fattore da 106 a 108 di quella relativa agli stati eccitati normali; per questa ragione gli stati m. sono difficilmente osservabili nelle condizioni ordinarie, in quanto la frequenza di collisione fra l'atomo e gli altri atomi o gli elettroni liberi è talmente grande che esso si diseccita per urto (con cessione di energia alla particella urtante) molto prima che possa avvenire la diseccitazione spontanea; la diseccitazione di uno stato m. può anche aver luogo fornendo energia all'atomo e facendolo passare a un livello energetico più elevato dal quale siano permesse transizioni verso livelli energetici inferiori a quello metastabile; per analogia, si parla di nuclei o particelle m. per indicare nuclei atomici o particelle subnucleari che decadono con vita media relativ. lunga; (b) [FSD] stato nel quale un solido cristallino ha una struttura diversa da quella che esso dovrebbe avere in base alle condizioni fisiche (soprattutto la temperatura); solidi in stato m. sono, per es., gli acciai temprati.