METATARSALGIA (da metatarso e dal gr. ἄλγος "dolore")
Denominazione data da T. G. Morton a una particolare malattia caratterizzata da dolore spontaneo, o più spesso provocato (dal cammino, da un trauma), in corrispondenza delle articolazioni metatarso-falangee (specialmente la 4ª), riferito alla nevralgia dei rami collaterali dei nervi plantari. Secondo alcuni autori è indipendente da lesioni ossee o articolari, secondo altri è dovuta a fenomeni di compressione per osteite condensante delle teste metatarsali sublussate. Il dolore, talora mite e intermittente, altre volte è continuo con esacerbazioni intensissime (fino a produrre crisi sincopali) che si calmano con il riposo e allontanando qualunque compressione del piede. S'inizia fra i 30 e i 40 anni, decorre cronica, non si giova delle cure ortopediche, talora guarisce con l'iniezione di alcool nel terzo spazio interosseo, nei casi gravi con la resezione metatarsale.