METRO
Metrica. - La parola, la quale in sé non significa se non "misura", venne dagli antichi adoperata in più accezioni. E cioè essi l'adoperarono a indicare l'unità di misura nel verso, ossia il piede nei versi composti di dattili o di piedi più lunghi e la dipodia nei versi anapestici o giambo-trocaici; ma poi l'usarono pure a indicare raggruppamenti più vasti, quali il membro, il verso, la strofe. E in questo senso più vasto si può dire che usino la parola i moderni, i quali parlano di metri dattilici o giambici o trocaici o ionici o anapestici, ecc.; oppure di metro elegiambico o adonio che dir si voglia; oppure di metro saffico o alcaico o asclepiadeo o alcmanico, ecc.