• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

METUIA

di S. de Marinis - Enciclopedia dell' Arte Antica (1961)
  • Condividi

METUIA

S. de Marinis

Su uno specchio, già facente parte di una collezione privata a Parigi (G. Kürte, Et. Sp., v, tav. 93), il nome M. designa la figura di Medea (v.), rappresentata in piedi dietro al seggio su cui siede, a testa china e con aria assorta, una figura maschile: al volto di questa M. sta avvicinando una larga coppa. Assistono, a destra, Menrva, che tiene in mano una piccola brocca, e una figuretta in lungo chitone che sembra avere funzioni di ancella. Nel nome Easun, che designa il personaggio maschile, si è visto il corrispondente ora di Aison, ora di Iason. Tale diversità di opinioni ha determinato due diverse interpretazioni della scena; in un caso si tratterebbe del ringiovanimento di Esone da parte di Medea. Secondo l'altra ipotesi, assai più verosimile, data la presenza di Menrva e l'aspetto già giovanile della figura seduta, il momento del mito qui rappresentato sarebbe quello subito precedente all'inizio dell'impresa del vello d'oro, quando Medea dà a Giasone il filtro che lo renderà fatato.

Inoltre si è voluto leggere come M. invece che Menrva il nome di una delle tre figure femminili in lunga veste rappresentate danzanti fra altissimi fiori, sullo specchio pubblicato alla tav. 183 del Körte.

Bibl.: W. Deecke, in Roscher, II, 2, 1894-97, c. 2943, s. v.; Seeliger, ibid., c. 2505, s. v. Medeia; Lesky, in Pauly-Wissowa, XV, i, 1931, c. 56-57, s. v. Medeia; E. Fiesel, ibid., c. 1503, s. v.; G. A. Mansuelli, in St. Etr., XX, 1948-49, p. 86.

(S. De Marinis)

  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali