mezzanotte
mezzanòtte [Comp. di mezzo e notte] [GFS] Altra denomin. del punto cardinale nord, peraltro non così frequente quanto l'analogo termine mezzogiorno per il sud. ◆ [ASF] [GFS] (a) M. astronomica: è, in un dato luogo, l'istante della culminazione inferiore del Sole, cioè del passaggio del Sole al meridiano inferiore (cioè sotto l'orizzonte) del luogo; trae il suo nome dal fatto che essa divide la notte in due metà uguali, una dal tramonto del Sole alla m. e la seconda dalla m. al sorgere del Sole; si parla di m. vera oppure di m. media a seconda che ci si riferisca al Sole vero oppure al Sole medio. (b) M. civile: è, in dato luogo, la m. media al meridiano centrale del fuso orario al quale il luogo appartiene; è l'istante in cui si cambia la data del giorno e corrisponde allo spirare della 24a ora di un giorno (civile) e all'inizio della prima ora (istante zero) del giorno seguente, esattamente a 12 ore di distanza dall'istante del mezzogiorno civile; a differenza della m. astronomica, della m. vera e di quella media, che variano da luogo a luogo (salvo per i luoghi situati sullo stesso meridiano), è la stessa per tutti i luoghi appartenenti a un medesimo fuso orario. Nell'uso comune, per m. senza ulteriori precisazioni s'intende sempre la m. civile. ◆ [ASF] [GFS] Sole di m.: il fenomeno per cui il Sole, nel suo moto apparente diurno sulla volta celeste, resta sempre al di sopra dell'orizzonte ed è quindi visibile anche a mezzanotte. Tale fenomeno può verificarsi soltanto per i punti entro i circoli polari e quindi di latitudine non minore di 66° 33'; la sua durata varia con la latitudine del luogo e con la stagione dell'anno, da un massimo di sei mesi ai poli (tra i due equinozi, centrato sul solstizio del 21 giugno al polo nord e su quello del 21 dicembre al polo sud) a un minimo di pochi giorni intorno al solstizio (quello ora detto) per i luoghi esattamente sui circoli polari.