mezzi di trasporto, industria dei
Settore della costruzione e commercializzazione dei m. di t. che fa riferimento a un ampio spettro di comparti industriali: veicoli per il t. individuale e collettivo a terra, marittimo e aereo. Si tratta di industrie aventi modelli organizzativi, elementi strutturali e comportamentali molto diversi tra loro.
Per quanto riguarda i t. a terra, si distinguono i veicoli a guida libera e a guida vincolata (su binari). Il settore dell’automotive comprende la produzione di automobili, di veicoli per il t. pubblico su gomma, dei veicoli commerciali, di macchine movimento terra e di m. per la produzione agricola (➔ anche automobilistica, industria); questo comparto include la produzione di veicoli a due ruote a motore e di biciclette. I veicoli a trazione vincolata sono le motrici e i carri ferroviari, le tramvie, le metropolitane. Appartengono al settore anche l’industria navale, nella sua ampia varietà di formulazioni, e quella aeronautica e aerospaziale. Vanno inoltre distinte le produzioni a scopo civile e quelle a scopo militare, richiedendo in genere formulazioni tecniche e condizioni di mercato.
Nella storia dell’industria, i comparti della produzione dei m. di t. hanno scandito le varie fasi dello sviluppo. Le grandi navi a vapore e le ferrovie hanno rappresentato il cuore della cosiddetta Seconda rivoluzione industriale, incentrata sulle tecnologie del ferro e del carbone; l’introduzione del motore a scoppio, e quindi la possibilità di muovere m. a uso singolo, ha aperto la fase di rapida crescita dei primi anni del Novecento, mentre le tecnologie legate all’aviazione e all’aerospazio hanno segnato in fasi diverse l’intero secolo passato. Le industrie connesse con i m. di t. hanno del resto un largo impatto sull’intera economia, attivando un larghissimo indotto di subfornitura meccanica, elettrica ed elettronica. Dalla fine degli anni 1990 la produzione di autoveicoli tende a concentrarsi sempre più nei Paesi a rapida crescita, in particolare in Cina, India e Brasile, tanto che se nel 2001 la produzione al di fuori del Nord America, dell’Europa e del Giappone era meno del 30% del totale, nel 2010 questa percentuale è salita fino al 60%.
I diversi comparti presentano gradi di concentrazione tra loro molto diversi. Il settore aeronautico ha subito un processo di notevole aggregazione, che ha portato ad avere due grandi operatori (Boeing e Airbus) e alcuni operatori minori, come la canadese Bombardier e la brasiliana Aerbraier, specializzate nei veivoli per linee regionali, l’inglese BAE e la russa Tupolev, mentre sta crescendo la cinese ACAC. Allo stesso modo, il settore della costruzione di t. a guida vincolata (treni e metropolitane) si va raggruppando in pochi grandi operatori e consorzi internazionali, con operatori cinesi e brasiliani che stanno entrando massicciamente sul mercato.