Cantautrice italiana (n. Bagnara Calabra, Reggio Calabria, 1947 - Cardano al Campo, Varese, 1995). Dopo un discreto ma effimero successo come Mimì Bertè, ha ottenuto i primi riconoscimenti all’inizio degli anni Settanta: con il brano Padre Davvero (1971, il primo inciso sotto lo pseud. M. Martini e censurato dalla Rai perché considerato scandaloso) ha vinto il Festival di Musica d’Avanguardia e di Nuove Tendenze di Viareggio, imponendosi sulla scena musicale italiana per l’intensità dell’interpretazione. Da allora i toni nostalgici e dolenti delle sue canzoni hanno conquistato pubblico e critica; tra i brani più apprezzati si ricordano Piccolo uomo (1972), Minuetto (1973), Notturno (1975), Almeno tu nell’universo (1989), La nevicata del ’56 (1990) e Gli uomini non cambiano (1992). M. ha partecipato a diverse edizioni del Festival di Sanremo (in due occasioni insieme con la sorella L. Bertè); dopo la scomparsa, in suo onore il Premio della Critica sanremese (creato nel 1982 appositamente per la sua E non finisce mica il cielo) è diventato il Premio M. Martini.