Vedi MICENE dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MICENE (v. vol. IV, ρ. 1105 e s 1970, p. 486)
Tra il 1970 e il 1985 nel sito sono stati effettuati interventi di scavo da parte della Società Archeologica di Atene (1970-1976, ripresi poi nel 1985) e del Servizio Greco delle Antichità, che hanno interessato in particolare il settore SO della Cittadella, l'area presso la Porta dei Leoni e quella intorno alla «Postern Gate» sul declivio inferiore di Haghios Elias. Inoltre, attraverso recenti studi e pubblicazioni sono state riconsiderate e poste in nuova luce le precedenti scoperte.
Per quanto riguarda il settore SO della Cittadella, la novità di maggior rilievo scaturisce dall'identificazione dell'area della «Casa della Cittadella» stessa e della Casa Tsountas come appartenenti a un centro di culto (Mylonas, 1972, 1981) posto di fronte a un cortile con un altare circolare esterno e situato al termine di una strada destinata alle cerimonie che, dall'alto della Cittadella, sfociava in due rampe rifinite con cura (Mylonas, 1981, 1983). Più a S sono state ripulite una serie di strutture caratterizzate da una tecnica edilizia di buon livello, già scavate in passato dallo Tsountas. Sono stati ritrovati importanti affreschi (Kritseli-Providi, 1982) e parecchio vasellame (compresi frammenti di ceramica di stile «pittorico»), in parte utile per definire le fasi della distruzione.
La zona centrale verso S è stata identificata come la «Casa del Sacerdote», mentre ormai si ritiene che il settore inferiore della Casa Tsountas comprendesse solo ambienti adibiti a magazzino (Mylonas, 1983). Tra i frammenti provenienti dall'area di culto è attestato un altro esempio di vaso plastico a figura umana.
Sotto le strutture del Tardo Elladico IIIB si sono ritrovati numerosi resti del Medio Elladico senza materiale intermedio. La struttura E sulla pendice superiore apparteneva a un magazzino del Medio Elladico con pìthoi e cereali. Ricostruzioni risalenti al periodo Tardo Elladico IIIC, di tre fasi distinte tra loro, sono state individuate in varie zone, soprattutto accanto alla torre ellenistica. La profondità del deposito costituisce una conferma dei dati più recenti sulla lunghezza e l'importanza complessiva di questo periodo. Tra le scoperte di un certo interesse si annoverano anche alcuni vasi di stile «pittorico».
Il proseguimento degli scavi di un'area che si sviluppa a Ν e a E della Porta dei Leoni, già scavata a suo tempo dallo Tsountas, ha evidenziato un'estesa struttura che circonda l'edificio Ν sui lati orientale e settentrionale, simile ad altre poste lungo il lato Ν della Cittadella, e che probabilmente aveva funzioni di deposito. Essa fu costruita dopo la Porta dei Leoni nel periodo Tardo Elladico IIIB e sembrerebbe essere stata distrutta da un terremoto nel corso dello stesso periodo. Di particolare rilievo è il ritrovamento di una serie di tegole fatte a mano e di embrici eseguiti al tornio che inducono a una riconsiderazione dei sistemi di copertura dei tetti del Tardo Elladico.
Lo scavo di un complesso abitativo sito a 150 m a Ν della «Postern Gate», sul declivio inferiore di Haghios Elias, ha fornito la prova sicura di una distruzione dovuta a un terremoto con quattro vittime umane, confermando così le indicazioni raccolte in altre aree di scavo circa la data di questo disastro (metà del Tardo Elladico IIIB). La casa consisteva in una serie di cinque stanze con magazzini seminterrati e conteneva frammenti di affreschi miniaturistici, tra i quali merita di essere ricordata una processione di personaggi maschili. Saggi effettuati sotto il livello del passaggio che portava alla cisterna sotterranea, hanno restituito ceramica che dimostra come quest'area sia stata costruita nel Tardo Elladico IIIB2.
Nel corso di lavori agricoli e di ampliamento stradale, sono state scoperte altre tombe a camera del tipo più comune in aree cimiteriali già note (Vlachostrato e Kapsala a NE, Tardo Elladico IIIB; in cima alla Panaghia, Tardo Elladico II-IIIA; ad Asprochoma a N, Tardo Elladico IIIA-B). A Chaniá, lungo un'antica strada per Argo, è stata ritrovata una piattaforma usata per la cremazione o un basso tumulo, sino a oggi unico nel suo genere, che risale al Tardo Elladico IIIC.
A Ν della Cittadella, nella parte inferiore del pendio, è in via di costruzione un museo locale, in cui si è deciso di riunire tutti i ritrovamenti attualmente conservati ad Atene e a Nauplia. Scavi sul posto hanno riportato alla luce una struttura del Tardo Elladico IIIB e una sepoltura a inumazione, forse del periodo sub-miceneo, contraddistinta dalla presenza di un calderone tripodato di bronzo e da ventuno doppie asce votive.
Nell'ambito del riesame delle precedenti scoperte tre sono i campi di indagine più importanti. Per quanto riguarda il primo, relativo ai circoli funerari, si segnalano in particolare, a seguito della pubblicazione del Circolo Β (Mylonas, 1972-1973), gli studi di Pelon (1976) e Dickinson (1977) e alcune significative ricerche sulla storia delle strutture architettoniche (Gates, 1985) e su singoli ritrovamenti.
Il secondo riguarda l'architettura e la funzione del Palazzo: rimarchevoli sono i nuovi restauri (Mylonas, 1983).
Il terzo, relativo alla religione, è il risultato degli scavi della «Casa della Cittadella» e dell'identificazione del centro di culto a opera di Mylonas.
Inoltre importanti passi in avanti sono stati compiuti in due dei maggiori settori scientifici: l'analisi chimica del vasellame (in un primo momento tramite la spettroscopia a emissione ottica e attualmente per mezzo di analisi basate sull'assorbimento atomico e sull'attivazione neutronica), e l'analisi dei metalli concentrata di recente sulla possibilità di identificare la provenienza del piombo, dell'argento e anche del rame (attraverso le tracce di piombo), con il metodo degli isotopi del piombo. Gli studi nel campo della ceramica sono stati recentemente riepilogati da R. E. Jones (1986). Campioni provenienti dalla stessa M., probabile centro di esportazione verso Oriente e verso Occidente, hanno fornito i «controlli», sulla base dei quali l'attuale ricerca si sta notevolmente allargando. Le ricerche sui metalli sono condotte da N. H. e Z. A. Stos-Gale (1982).
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