Haneke, Michael
Haneke, Michael. – Regista e sceneggiatore austriaco (n. Monaco di Baviera 1942). Emerso all’attenzione internazionale con Funny games (1997), ha proseguito la sua ricerca – di prevalente produzione francese – con Code inconnu – Récit incomplet de divers voyages (2000), che affida alla moltiplicazione dei livelli narrativi e di storie che s’intrecciano la riflessione sul mondo contemporaneo e sulle questioni multietniche. Con il tempo il suo cinema non perde mai di rigore ma diviene spesso più crudele, e sostanzialmente asciutta e non compiaciuta, indagine sul reale. Così è con La pianiste (2001; Gran premio al Festival di Cannes), dal romanzo di E. Jelinek, dove con la consueta predilezione per le inquadrature lunghe e articolate o i veri e propri piani-sequenza, il regista mette a fuoco una figura di algida insegnante di pianoforte. Alla visione apocalittica di Le temps du loup (2003), sull’atavico tema della sopravvivenza riletto in chiave attuale, seguono Funny games U.S. (2007), quasi un calco del precedente, ma con una più efficace rappresentazione della ‘banalità del male’, e Caché (2005; Niente da nascondere). Di sapore nordico, per certi versi bergmaniano, il cinema di H. rivela di esserlo in particolare con Das Weiβe Band (2009), storia di misteri familiari e di una piccola comunità – girata in bianco e nero – e riflessione sull’indecifrabilità della realtà con la quale ha vinto la Palma d’oro al Festival di Cannes, riconoscimento ottenuto anche nel 2012 con Amour, sul dolore della perdita dei propri cari e l'abbandono della voglia di vivere.