Johnson, Michael
USA • Dallas (Texas), 13 settembre 1967 • Specialità: Velocità
È stato uno dei fenomeni di fine secolo, l'unico che abbia vinto l'oro olimpico dei 200 m e dei 400 m, e per di più nella stessa edizione dei Giochi, e l'unico, insieme a Tommie Smith, ad aver detenuto il record mondiale sulle due distanze. Nato a Oak Cliff, sobborgo popolare a sud-ovest di Dallas, proveniva da una famiglia della classe media: il padre faceva il camionista, la madre era insegnante elementare. Dotato di un fisico tutt'altro che eccezionale, con una corsa non certo armoniosa (ginocchia basse, petto in avanti), ha sfruttato la capacità di tenere altissime le frequenze senza accorciare mai il passo. A 20 anni si era già messo in luce con 20,41″ sui 200 m e 46,29″ sui 400 m. Quando nel 2001 lasciò l'atletica dopo un tour di addio, il suo curriculum era impressionante: 14 medaglie d'oro tra Olimpiadi e Mondiali. Conquistò il primo oro ai Giochi di Barcellona 1992 con la 4x400 m (un'intossicazione alimentare lo mise fuori gioco sui 200 m); vinse poi ad Atlanta sui 200 e i 400 m e si ripeté a Sydney 2000 sui 400 m e nella 4x400 m. Ai Mondiali collezionò sei vittorie individuali (200 m nel 1991, 400 m nel 1993, 200 e 400 m nel 1995, 400 m nel 1997, 400 m nel 1999) e altre tre con la staffetta (1993, 1995 e 1999). Il 23 giugno 1996 ai Trials di Atlanta tolse a Pietro Mennea il record dei 200 m correndo in 19,66″, tempo che poi ai Giochi Olimpici portò a 19,32″ (1° agosto 1996). Nei 400 m, in cui ha conquistato il record del mondo con 43,18″ vincendo, il 26 agosto 1999, i Mondiali di Siviglia, è stato praticamente imbattibile: non ha conosciuto sconfitte dal 1989 al 1997 prevalendo in 55 finali consecutive; ha corso 22 volte in meno di 44″. Sui 200 m è rimasto imbattuto dal 1990 al 1992 (32 vittorie consecutive) e poi dal 1994 al 1996 (21 vittorie consecutive); ha corso 23 volte in meno di 20″. Sui 100 m ebbe un primato di 10,09″ (1994), tempo che fece di lui un forte velocista nella somma delle tre distanze. (s.a.)