Moore, Michael
Moore, Michael. – Regista, sceneggiatore, attore, scrittore statunitense (n. Flint 1954). È una delle figure di maggiore rilievo della scena artistica statunitense e anche internazionale, avendo saputo coniugare nelle sue opere denuncia e attenta descrizione delle dinamiche politico-economiche che governano gli Stati Uniti, mantenendo sempre una forte dose di ironia. M. ha sempre avuto nei suoi film il ruolo di narratore protagonista e di corrosivo ‘investigatore’ dei mali del suo Paese e il suo approccio al genere documentario ha ottenuto consensi diffusi tanto per la scelta dei temi quanto per la riconoscibilità del suo tratto di regista e ‘interprete’. Due sono le opere maggiormente celebrate della sua variegata produzione. Bowling for Columbine (2002; Bowling a Columbine) è un vibrante atto d’accusa nei confronti dell’industria delle armi, realizzato sull’onda dello shock collettivo suscitato dalla strage compiuta da due giovani in un liceo del Colorado. Questo film è valso a M. nel 2003 l’Oscar per il miglior documentario. Non minore è stata l’eco provocata dalla sua opera successiva, Fahrenheit 9/11 (2004), in cui il regista indaga sugli oscuri rapporti tra la famiglia Bush e quella di Bin Laden, che hanno fatto da teatro agli attacchi terroristici del settembre 2001. Vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes, il film è stato un successo internazionale capace di raggiungere livelli di incasso inediti per un documentario (più di 222 milioni di dollari in tutto il mondo). Incentrati su temi molto attuali in quel periodo, il sistema sanitario pubblico e le crisi del sistema capitalistico americano, i successivi Sicko (2007) e Capitalism: a love story (2009) hanno consolidato per M. lo status di documentarista più importante nel panorama internazionale.