NEANDER, Michael, pseudonimo di Michael Neumann
Pedagogista protestante, amico di Lutero e di Melantone, il quale, come già aveva fatto per sé, grecizzò il cognome dell'amico in quello equivalente di Neander. Nato a Sorau (Bassa Lusazia) nel 1525, studiò all'università di Wittenberg, dove entrò in relazione con Lutero e con Melantone. Dopo avere compiuto un tirocinio pedagogico alla scuola di Nordhausen, andò nel 1550 a insegnare in quella del convento di Ilfeld sul Harz, passato da poco al luteranesimo e tramutatosi in istituto per la preparazione dei maestri protestanti. Svolse così una larga attività pedagogica sia con l'insegnamento sia con le numerose opere, meritando d'essere annoverato, accanto a Valentino Trotzendorf e a Giovanni Sturm, altri scolari di Melantone, tra i principali rappresentanti della pedagogia umanistico-protestante del Cinquecento germanico. Morì nel 1595.
Tra i suoi molti scritti pedagogici (per un completo elenco dei quali, v. Jöcher, Allgemeines Gelehrtenlexicon, III, Lipsia 1751 e Fortsetzung, V) il più notevole è quello intitolato: Bedenken an einen guten Herrn und Freund, wie ein Knabe zu leiten und zu unterweisen, das er one gros Jagen, treiben und eilen, mit Lust und Liebe, vom 6. Jahr seines Alters an biss aufl das 18. wohl und fertig lernen möge pietatem, linguam Latinam, Graecam, Hebraeam, artes und endlich universam Philosophiam (1580; 5ª ed., 1595). Come risulta già dall'ampio titolo, è esposto in esso il metodo pedagogico del N., in cui la preoccupazione dell'insegnamento umanistico-linguistico soverchiava quella d'una più completa formazione dello spirito dei giovani.
Bibl.: Klemm, M. N. und seine Stellung im Unterrichtswesen den 16. Jahrh., Diss. 1884; G. Baur, in Allgemeine deutsche Biographie, XXIII (1886), pp. 341-45; K. Hoeber, in Willmann-Rudolff, Lexikon der Pädagogik, III, Friburgo in B. [1921], coll. 868-70 (con bibliografia).