Nyman, Michael
Compositore inglese, nato a Londra il 23 marzo 1944. Autore di musiche da concerto, da camera, per teatro e per balletti, ha raggiunto il successo grazie alla realizzazione di colonne sonore per il cinema, collaborando con registi quali P. Greenaway, J. Campion, A. Niccol, M. Winterbottom, attestandosi tra gli artisti più noti e importanti in questo settore musicale. Influenzato in particolare dalla musica minimalista statunitense, il compositore ha sviluppato un linguaggio modulare, elaborato sulla base di impianti armonici tonali e di dinamiche articolazioni ritmiche, caratterizzato fondamentalmente dai principi della variazione tematica e della trasformazione timbrica.
Negli anni della sua formazione musicale (1961-1967), ha studiato presso la Royal Academy of Music pianoforte, storia della musica e composizione, disciplina quest'ultima che ha perfezionato sotto la guida di A. Bush (il quale, spinto anche dal suo credo marxista, lavorò in direzione di una semplificazione del linguaggio musicale delle sue opere in modo da renderle accessibili a un pubblico di massa). In seguito ha intrapreso studi di musicologia presso il King's College di Londra con Th. Dart che, oltre a infondergli il suo interesse per il barocco musicale inglese, al contempo lo sollecitò a intraprendere studi etnomusicologici sulla musica popolare della Romania, Paese in cui N. giunse nel 1965 per compiere ricerche sul campo.
Estraneo al clima musicale europeo, dominato nel secondo dopoguerra dalla scuola di Darmstadt, N. abbandonò nel 1964 la composizione per dedicarsi ad attività musicologiche, curando la pubblicazione di opere di H. Purcell e G.F. Händel, e collaborando in qualità di critico musicale per le riviste The listener, New statesman e The spectator dove, in un articolo del 1968, per primo N. impiegò il termine 'minimalismo' in ambito musicale, anche se in merito alla questione sulla paternità di tale attribuzione non vi è un accordo definitivo. Indubbio è invece il valore dello studio Experimental music. Cage and beyond (1974), nel quale N. analizza con esattezza filologica e acuta sensibilità la musica del compositore statunitense J. Cage e la sua eredità nei confronti del movimento minimalista, impegnato nell'elaborare un'idea di musica - prossima alla concezione di N. - in conflitto con le avanguardie accademiche, di matrice serialista, e in bilico tra il colto e il popolare.
Dopo Bells (1971) e 1-100 (1975), opere apparse nell'album curato da B. Eno Decay music (1976), N. riprese a comporre assiduamente dal 1977 scrivendo In re Don Giovanni per la Campiello Band, nucleo originario della Michael Nyman Band. In quest'ultimo lavoro, come sarebbe avvenuto anche per composizioni successive, è stato rielaborato con tecniche di sviluppo musicale minimaliste un materiale preesistente, in questo caso tratto da un'aria del Don Giovanni di W.A. Mozart (in seguito sarebbero stati ripresi ancora Mozart, Purcell, J. Strauss, R. Schumann). Dal 1977 al 1991 N. ha collaborato con il regista Greenaway (che conobbe agli inizi degli anni Sessanta e dal quale apprese la stringente necessità di isomorfismo fra struttura musicale e struttura filmica) scrivendo, tra le altre, le musiche per i film The Draughtsman's contract (1982; I misteri del giardino di Compton house), A zed & two noughts (1985; Lo Zoo di Venere), The cook, the thief, his wife & her lover (1989; Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante) e Prospero's books (1991; L'ultima tempesta). Sempre per il cinema N. ha composto la colonna sonora dei film di Niccol Gattaca (1997; Gattaca - La porta dell'universo) e di Campion The piano (1993; Lezioni di piano), le cui musiche, come avvenuto per altre sue partiture destinate al cinema, sono state più volte rielaborate dallo stesso N. e sono confluite in The piano concerto (1993) per pianoforte e orchestra.
La produzione musicale di N. include inoltre l'opera multimediale The commissar vanishes (1999) e lavori a impianto drammaturgico, tra i quali l'opera da camera The man who mistook his wife for a hat (1986), ispirata a un testo del neurologo O. Sacks.
bibliografia
K.R. Schwarz, Minimalists, London 1996; C. Cano, P. Potì, Michael Nyman: ascoltare il cinema, Milano 2004.