STIFEL, Michael
Matematico tedesco, nato a Esslingen nel 1487, morto a Jena nel 1567. Monaco agostiniano, seguì Lutero nella Riforma.
La sua fama è dovuta principalmente alla sua Arithmetica Integra (Norimberga 1544), esposizione chiara degli elementi di aritmetica ed algebra. Le teorie algebriche introdotte in Italia nel sec. XIII con Leonardo Pisano, dopo aver avuto ancora in Italia il loro maggiore sviluppo, che culmina con G. Cardano, L. Ferrari e R. Bombelli, si erano diffuse nel sec. XV nelle altre regioni d'Europa. Lo S. può essere considerato come uno dei buoni algebristi tedeschi del sec. XVI. Gli si attribuiscono spesso scoperte non sue, come il triangolo aritmetico, già pubblicato da P. Apianus nel 1527 (v. binomio, VII, p. 41), e già noto ai matematici bizantini del sec. XIII. Gli si attribuisce pure l'osservazione (che avrebbe servito a Nepero per la scoperta dei logaritmi) che una tavola delle potenze di un numero permette di sostituire le moltiplicazioni e le divisioni, con addizioni e sottrazioni degli esponenti. Questa proprietà, già utilmente adoperata da Archimede nel suo Arenario, era stata esplicitamente enunciata da N. Chuquet (1484) e da altri antichi scrittori di aritmetica.
L'Arithmetica integra espone con chiarezza anche l'origine della scala temperata, come suddivisione dell'ottava in dodici parti eguali, per mezzo di un'interpolazione geometrica. Lo S. ha infine un posto notevole nella storia della letteratura matematica tedesca, per aver pubblicato in lingua tedesca: Deutsche Arithmetica inhaltend die Haussrechnung, Deutsche Coss und Kirchrechnung (Norimberga 1549), e ripubblicato: Die Coss Christoff Rudolffs mit schönen Exempeln (Norimberga 1553), dove è da notare che la parola Coss è una trascrizione dell'italiano cosa, versione del latino res, con cui gli antichi algebristi indicavano l'incognita.
Bibl.: P. Treutlein, Die deutsche Coss, Lipsia 1879.