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BULGAKOV, Michail Afanasevič

di Anjuta MAVER - Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
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BULGAKOV, Michail Afanasevič

Anjuta MAVER

Narratore e drammaturgo russo, nato a Kiev nel 1891 e morto nel 1940, considerato sempre con sospetto dalla critica sovietica per il tono delle sue opere, ironico e critico soprattutto fino al 1932. Studiò medicina, poi si dedicò al giornalismo e nel 1924 pubblicò a puntate, nella rivista Rossija ("Russia"), il suo primo romanzo, Belaja Gvardija ("La guardia bianca"), che appunto per una sia pur velata simpatia per gli intellettuali "bianchi" non fu mai pubblicato in volume nell'URSS. L'edizione in volume pubblicata a Riga fu però arbitrariamente alterata dall'editore nell'ultima parte. Lo stesso B. trasse dal suo romanzo un dramma Dni Turbinych ("I giorni dei Turbinv" dal cognome della famiglia protagonista della "Guardia bianca") che ebbe grandissimo successo nella messa in scena (1926) del Teatro d'arte di Mosca, tanto che fu proibito nel 1929 per essere ripreso, dopo alcuni ritocchi, solo nel 1931.

In seguito B. ha pubblicato i volumi di racconti Djavoliada ("Diavoleria", 1925) e Rokovye jajca ("Le uova fatali", 1925) in cui realtà e irrealtà si confondono in una satira, fantastica, grottesca, della burocrazia sovietica. Quindi, sempre nel genere fantastico satirico, una rielaborazione delle Anime morte di Gogol′ nelle Avventure di Čičikov, in cui il protagonista, tornando a rivivere nella Russia sovietica, vi si trova perfettamente a suo agio quasi a dimostrare che nulla era cambiato nel malcostume e nelle malversazioni.

Per il teatro, oltre alla riduzione teatrale della "Guardia bianca", B. ha scritto le commedie satiriche Zojkina kvartira ("L'appartamento di Zojka") e Bagrovyj ostrov ("L'isola purpurea", 1928), la commedia biografica Molière (1935-36) e il dramma Poslednie dni ("Gli ultimi giorni", su Puškin) messo in scena (1942-43) dal Teatro d'arte.

Bibl.: P. Pereverzev, Novinki belletristiki, in Pečat i revoljucija, V (1924); M. Lirov, M. B., ibidem, V-VI (1925); E. Lo Gatto, Uno scrittore sovietico neoborghese: B., in Rivista di letterature slave, IV (1929); G. Struve, Russkaja literatura v izgnanii, New York 1956.

Vedi anche
Nikolaj Vasil´evič Gogol' Scrittore russo (Soročincy, Poltava, 1809 - Mosca 1852). È stato tra i maggiori narratori del 19° sec.: i suoi racconti di Večera na chutore bliz Dikan´ki ("Le veglie alla fattoria presso Dikan´ka", 1831-32) riflettono l'amore per il folklore ucraino, mentre in altri scritti G. prende la burocrazia a ... Gleb Petrovič Struve Storico della letteratura (Pietroburgo 1898 - Berkeley, California, 1985). Emigrato dopo la rivoluzione, ha insegnato in varie università straniere, stabilendosi dal 1947 negli USA. Curatore di numerose edizioni di autori russi, ha pubblicato testi di storia letteraria di larga diffusione (Soviet Russian ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano comunque; ... romanzo In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia r., quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti nelle lingue romanze, e la cultura che essi esprimono.
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