Scrittore russo (Spas Ugol, Tver´, 1826 - San Pietroburgo 1889). Impiegato al ministero della Guerra a San Pietroburgo, frequentò circoli socialisti; il radicalismo dei suoi primi racconti gli costò il trasferimento a Vjatka (1848-55), ma dall'osservazione della vita di provincia trasse materiale per la sua opera letteraria, apparsa in gran parte in riviste e giornali e in seguito riunita in volumi. Fu collaboratore del Sovremennik e degli Otečestvennye zapiski, che diresse dal 1877 al 1884. In romanzi e racconti, a partire da Gubernskie očerki ("Schizzi provinciali", 1856-57), descrisse in tono satirico, ma con profondità di analisi e potenza drammatica, i costumi e la vita sociale russa dell'epoca: Nevinnye rasskazy ("Racconti innocenti", 1857-59); Satiry v proze ("Satire in prosa", 1859-62); Pompadury i Pompadurši ("I Pompadour e le Pompadour", 1863-74); Istorija odnogo goroda ("Storia di una città", 1869-70); Gospoda Taškentcy ("I signori di Taškent", 1869-72); Skazki ("Favole", 1880-85); Pošechonskaja starina ("Le antichità di Posechon´e", 1887-89). I tratti caratteristici del suo stile trovano più matura espressione nel dramma satirico Smert´ Pazuchina ("La morte di Pazuchin", 1857; rappr. solo nel 1893) e nel romanzo Gospoda Golovlëvy ("I signori Golovlëv", 1875-80), descrizione della decadenza di una famiglia nobile.