Storico e pubblicista (Mosca 1733 - Michajlovskoe, Jaroslavl´, 1790). Ricoprì cariche politiche e fu nominato senatore nel 1779, segnalandosi come strenuo difensore dei privilegi della nobiltà, limitati dall'autocrazia di Caterina II; espresse i suoi ideali politici nel romanzo Putešestvie v zemlju Ofirskuju ("Viaggio nella terra di Ofir", 1783-84). Autore di opere storiche e sociali (Istorija rossijskaja ot drevnejšich vremen "Storia della Russia dai tempi più antichi", 1770-91; O povreždenii nravov v Rossii "Sul decadimento dei costumi in Russia", 1786-89), si distinse anche come traduttore di Pope, Montesquieu, Voltaire, Beccaria.