LOMONOSOV, Michail Vasil′evič
Scienziato e scrittore russo, nato l'8 novembre 1711 nel villaggio di Denisovka (che poi prese nome da L.) sull'isola di Kurostrov presso Cholmogory sulla Dvina settentrionale, morto a Pietroburgo il 4 aprile 1765. Figlio di agiati contadini, a 19 anni si recò a Mosca, ed entrò nell'accademia slavo-greco-latina. Nel 1735 venne mandato nell'università accademica di Pietroburgo; di qui nel 1736 a Marburgo, per lo studio delle scienze minerarie e metallurgiche. A Marburgo studiò chimica e fisica presso Cristiano Wolf, e a Freiberg sotto la guida di J. F. Henkel. Venuto in discordia con quest'ultimo nel 1740, cercò di ritornare in Russia, ma poté farlo solo dopo un anno; nel frattempo si ammogliò a Marburgo, e, costretto a prestar servizio militare, si salvò solo con una audace fuga dalla fortezza di Wesel. Tornato a Pietroburgo, nell'estate del 1741, ebbe in seguito la nomina di aggiunto nella classe di fisica; nel 1745 fu nominato professore di chimica, nel 1757 membro della cancelleria dell'Accademia delle scienze. In tale posizione egli svolse l'azione che fece di lui il grande promotore dell'istruzione pubblica, della letteratura e della scienza in Russia.
Nei suoi interessi L. era molto vario e multilaterale, pur essendo anzitutto un geniale fisico e chimico. Gli si devono infatti: 1. la spiegazione del calore col movimento delle particelle del corpo (teoria meccanica del calore, formulata da L. negli anni 1744-45, riconosciuta dalla scienza negli anni 1860-70); 2. la teoria sullo stato dei gas, esposta da lui nel 1747, riconosciuta solo negli anni 1860-70 sotto la forma di "teoria cinetica dei gas"; 3. la legge della conservazione della materia, formulata da L. nel 1748 e affermata da Lavoisier nel 1789. L. inoltre aveva precorso la scienza europea con l'affermare l'importanza della chimica fisica; spiegando col metodo sperimentale, nel 1756, il fenomeno della combustione (in Europa questa spiegazione fu data per il primo da Lavoisier), stabilendo l'esistenza dell'atmosfera nel pianeta Venere (1761), trent'anni prima di Herschell. Ma il L. si limitò a pubblicare le sue ricerche in Russia, e solo in parte annotò le sue conclusioni e le comunicò ad amici (p. es. a Euler) e non esercitò quindi alcuna influenza sulla scienza europea.
Nel campo della letteratura, l'importanza di L. è immensa. Si dedicò a ricerche linguistiche per stabilire gli elementi fondamentali entrati a far parte della lingua letteraria russa (elemento slavo-liturgico, quello propriamente russo e quello proveniente da lingue estere). Coi suoi saggi poetici (soprattutto con le sue odi che segnano l'inizio della nuova poesia russa) L. diede inoltre esempî di semplice lingua letteraria, che sopravanzano di gran lunga gli scritti degli altri autori dei suoi tempi; invece i drammi scritti da lui per ordinazione non hanno un gran valore. Nel campo del linguaggio creò i fondamenti per la terminologia scientifica russa; compose la prima grammatica russa Rossijskaja grammatika (1757), che ha esercitato una grande influenza per molti decennî, e la Ritorika (1748).
Patriota ardente, L. cercò di dare il suo contributo all'istruzione pubblica in Russia, e sostenne una lotta tenace e persistente coi membri tedeschi dell'Accademia delle scienze, mirando alla russificazione della scienza in Russia. È sua l'idea, effettuata nel 1755 con la cooperazione di I. I. Šuvalov, di creare un'università russa a Mosca secondo un piano sostanzialmente differente da quello dell'università accademica di Pietroburgo.
L. ha lasciato traccia della sua attività anche nella letteratura storica, con La storia della Russia antica (fino al 1054), e con il Compendio generale dei fatti storici fino a Pietro I (1776). È notevole anche la lettera di L. Sulla moltiplicazione e conservazione del popolo russo (1761, pubblicata nel 1871), nella quale egli espone le sue considerazioni di carattere pratico su questo tema così importante nella vita del popolo.
Opere: È stata fatta dall'Accademia delle scienze di Pietroburgo, sotto la redazione di M. I. Suchomlinov, una nuova edizione delle opere di L. con aggiunta di quel che non era stato ancora pubblicato (voll. 5; non finita), Pietroburgo 1891-1902.
Bibl.: B. N. Menšutkin, M. V. Lomonosov, Pietroburgo 1911. Nel 1911, in occasione del secondo centenario dalla nascita di L. fu fatta una grande esposizione (Lomonosov e l'epoca di Elisabetta), i cataloghi della quale contengono un ricco materiale di notizie letterarie e archivistiche su L., in particolare una bibliografia delle edizioni delle opere di L. dovuta a G. Kuncevič Pekarskij, Istoria Imp. Akademii Nauk, II, 1873; Lomonosovskij Sbornik, Pietroburgo 1911; A. Budilovič, L. kak naturalist i filolog, Pietroburgo 1869; id., L. kak pisatel′, Pietroburgo 1872; de Lur-Saluces, Lomonossof, le prodigieux moujik. Parigi 1933; A. Martel, M. L. et la langue littéraire russe, Parigi 1933.