KALININ, Michajl Ivanovič
Uomo politico sovietico, nato il 7 novembre 1875 nel villaggio di Verchnjaja Trojca, governatorato di Tver′ (dal 1933 ribattezzato in Kalinin), da famiglia di contadini, morto a Mosca il 3 giugno 1946. Lavorò come operaio a Pietroburgo e nel 1895 entrò nell'organizzazione rivoluzionaria clandestina creata da Lenin. Nel 1899 fu arrestato per la prima volta e confinato a Tiflis. Durante la rivoluzione del 1905 rientrò a Pietroburgo, dove organizzò gli scioperi e le sommosse scoppiate nelle fabbriche Putilov. Scoppiata la rivoluzione di febbraio (1917) fu tra i capi del movimento operaio della capitale e fece parte del comitato di redazione della Pravda. Dopo gli avvenimenti di ottobre subentrò a J. Sverdlov nella carica di presidente del Comitato esecutivo centrale bolscevico. Nel 1921-22 organizzò l'assistenza per le popolazioni della regione del Volga, decimate dalla fame. Dal 1922 fu presidente del Comitato esecutivo centrale dell'URSS. Nel 1938 fu eletto presidente del "Presidium" del Consiglio supremo dell'URSS, massima carica del paese che tenne fino alla morte.