‛AFLAQ, Michel
Uomo politico siriano, vivente. Poco note le vicende della sua gioventù; si sa che nacque a Ḥamāh, che studiò per un breve periodo in Francia e che insegnò, forse storia, dapprima a Ḥamāh e poi a Damasco. Anche gli inizî della sua attività politica sono poco noti; fino al 1943 militò probabilmente nel Partito comunista o nel Partito siriano nazionale sociale. Nel 1945 divenne presidente del Partito della rinascita araba, sorto a Damasco da una organizzazione clandestina, da lui stesso diretta, di studenti e giovani intellettuali simpatizzanti con l'insurrezione organizzata in ‛Irāq nel 1941 da Rashīd Ālī al-Kailānī. A parte una breve esperienza di governo (fu ministro dell'Istruzione nel governo formato nell'agosto 1949, dopo il colpo di stato di Sāmī al-Ḥinnāwī; si dimise dalla carica nel dicembre, dopo il colpo di stato di ash-Shīshaklī, accusando il governo di aver falsato i risultati delle elezioni), ‛A. preferì restare nell'ombra; ciò non impedì che egli fosse più volte arrestato (nel 1949, nel 1952 e nel 1954). L'attività maggiore di ‛A. è stata di teorico e di divulgatore.
Le sue opere più note sono Sulla politica araba (Damasco 1948), e Verso la rinascita araba (Baghdād 1953), ambedue in arabo. La filosofia politica di ‛A non è che un compendio volgarizzato delle idee nazionaliste e socialiste europee, che egli però ha il merito di aver per primo fatto conoscere agli Arabi e adattato alle loro particolari condizioni politiche e sociali. La dottrina del partito, che nel 1953 si fuse con quello socialista di Akram al-Ḥaurānī formando il Partito socialista della rinascita araba, ha, per scopo finale, l'unità araba, da attuarsi risvegliando il potenziale di progressismo insito nella Nazione araba, per sua struttura la più rivoluzionaria del mondo. Nazionalismo progressista e socialismo, inseparabili in quanto si completano a vicenda finendo per identificarsi, sono, sempre secondo ‛A., le idee sulle quali deve appoggiarsi la rivoluzione che trasformerà radicalmente la struttura della società araba e porterà gli Arabi alla unità politica, nella quale saranno risolti tutti i problemi interni ed esterni che attualmente travagliano i singoli stati nei quali essi sono suddivisi.