Bussi, Michel. – Scrittore francese (n. Louviers, Normandia, 1965). Docente di Geografia all’Università di Rouen, specializzato in geografia elettorale e direttore di ricerca al Cnrs, ha affiancato alla sua attività scientifica una densa produzione letteraria, iniziata con il romanzo giallo Code Lupin (2006), cui hanno fatto seguito tra gli altri Omaha crimes (2007) e Mourir sur Seine (2008; trad. it. 2020), ottenendo un vasto riscontro di pubblico e di critica con il pluripremiato thriller Nymphéas noirs (2011; trad. it. 2016). Propugnatore della rinascita di un romanzo popolare in cui si realizza il difficile equilibrio tra stile, intrigo ed emozione, il suo successo internazionale è stato ampiamente confermato anche dai successivi Un avion sans elle (2012; trad. it. 2014), Ne lâche pas ma main (2013; trad. it. 2017), N’oublier jamais (2014), Maman a tort (2015; trad. it. La doppia madre, 2018) e Le temps est assassin (2016; trad. it. 2016) e On la trouvait plutôt jolie (2017; trad. it. Il quaderno rosso, 2018), in cui la struttura del noir si interseca con altri generi, dando vita a opere labirintiche dove il confine tra il vero e il falso si scolora in finali imprevedibili. Tra le sue opere più recenti vanno segnalate Sang famille (2018; trad. it. La follia Mazarino, 2019), J'ai dû rêver trop fort (2019; trad. it. 2019), Tout ce qui est sur Terre doit périr (2019; trad. it. 2021), Rien ne t'efface (2021; trad. it. 2022), Code 612 (2021; trad. it. 2023) e Trois vies par semaine (2023; trad. it. 2023).