CHAMILLANT, Michel de
Ministro di Luigi XIV re di Francia, nato a Parigi nel 1651, morto ivi il 14 aprile 1721. Entrò nella magistratura come consigliere del Parlamento di Parigi (1676), poi maître des requêtes (1686); divenuto compagno gradito del re al gioco del bigliardo e apprezzato per il suo carattere, fu nominato intendente a Rouen (1689) e richiamato a Parigi l'anno dopo, come intendente delle Finanze presso il ministero. Nel 1699 (5 settembre) fu creato controllore generale delle Finanze, che già erano in disavanzo di 53 milioni di lire. Nel gennaio del 1701, quando già si delineava fatale la guerra per la successione di Spagna, il re gli affidò anche il segretariato della guerra: cioè a un uomo solo e mediocre, in un momento difficilissimo, era chiesta l'opera compita già da Colbert e Louvois. In realtà il re amava questo strumento docile che gli permetteva di governare da sé, e infatti lo difese a lungo contro l'ostilità della corte, che ne voleva il congedo. Si rimproverano allo Ch., considerato come una delle cause della sconfitta francese, gli espedienti rovinosi per far denaro: la taglia aumentata, l'alterazione cinque volte compita delle monete, la vendita di nuovi uffici, la riduzione degl'interessi dei debiti dello stato, il tentativo di emettere della carta moneta, e si dimentica che lo Ch., oltre che far fronte al peso di una guerra europea, dovette riorganizzare l'esercito dopo tre disastri, Blenheim (1704), Ramilhes (1706), Oudenarde e Lilla (1708). Nel 1708, essendo già spesa l'entrata dell'anno successivo, lo Ch. ottenne di essere sostituito alle finanze dal Desmarets, nipote del Colbert. L'anno dopo fu congedato anche dal Ministero della guerra, per aver preparato col re la ripresa di Lilla, all'insaputa della Maintenon, e gli fu assegnata una pensione di 60.000 lire.
Bibl.: Esnault, M. de Ch. contrôleur général et sécrétaire d'état à la guerre, Parigi 1885, voll. 2; Mém. de Saint Simon, ed. Boilisle, XVI, XVII, XXVII; D'Auvigny, Vies des hommes illustres, VI, 1739, p. 288. Lettere e carte dello Ch. sono in Boilisle, Correspondance de contrôleurs généraux, II, 1883.