LAMBERT, Michel
Musicista, nato a Champigny (Poitou) verso il 1613, morto a Parigi il 29 giugno 1696. Sembra avere iniziato i suoi studî all'accademia di musica di Poitiers. A Parigi egli entrò nella cappella musicale di Gastone d'Orléans, fratello di Luigi XIII. Notato dal De Nyert (appartenente alla camera del re), il quale al suo ritorno da Roma, verso il 1633, aveva introdotto un nuovo metodo di canto che conciliava le maniere italiane e francesi, il L. ne diventò il migliore discepolo, insieme con 13. de Bacilly. Egli non aveva una bella voce, ma compensava questa deficienza con la perizia artistica. Sposò la figlia di un celebre proprietario di cabarets. Molto apprezzato nella società delle précieuses, nella quale egli aveva il soprannome di Leonte, non minore favore aveva presso la corte. Egli danzava tra l'altro nei balletti reali e forse così conobbe il giovane G. B. Lulli, il quale pure prendeva parte a simili trattenimenti. Il 19 maggio 1661 fu nominato maestro della musica reale, nello stesso tempo che Lulli ne diventava sovrintendente. Al Lulli egli diede poi in sposa la sua figlia unica, Maddalena. Egli fu molto favorito dal genero, il quale lo teneva in grande stima, quantunque non condividesse il gusto del L. per le doubles e per le diminuzioni che alteravano la linea del canto sotto una serie di ornamenti e di fioriture.
Il L. non ha lasciato alcun lavoro teorico. ma è lecito credere che nelle Remarques sur l'art de bien chanter di B. de Bacilly sia esposta proprio la sua dottrina. Del suo primo libro di arie, dedicato al De Nyert, non abbiamo che un solo esemplare della ristampa del 1669. Gli altri libri che recano il suo nome sono in realtà del Bacilly, che firmava con un B. e un L. intrecciati. Queste arie segnano la transizione dallo stile di A. Boesset a quello del Lulli. Le sue musiche più interessanti sono senza dubbio i dialoghi pastorali, che hanno contribuito a stabilire lo stile francese di opera pastorale. Nel 1689 si pubblicò presso il Ballard un'importante raccolta di arie da 1 a 4 voci. Una raccolta manoscritta della biblioteca dell'Arsenale contiene 75 arie con 50 doubles. In numerose raccolte collettive, nel Mercure Français e in manoscritto si trovano anche molte arie.