ROLLE, Michel
Matematico francese, nato ad Ambert (Auvergne) il 21 aprile 1652, morto a Parigi, secondo alcuni l'8 novembre 1719, secondo altri il 5 luglio 1719. A 23 anni era a Parigi, occupato come copista; benché si acquistasse presto fama di buon matematico, sembra che non sia entrato nell'insegnamento, ma vivesse alle dipendenze del Dipartimento della guerra. Dal 1685 figura tra i membri dell'Accademia di Parigi come "géomètre pensionnaire".
L'algebra deve al R. un teorema fondamentale: data un'equazione algebrica a coefficienti reali, vi è al più una radice reale dell'equazione tra due radici reali consecutive della sua derivata. Date le cognizioni dell'epoca sul numero delle radici di un'equazione algebrica e sulla esistenza di radici immaginarie, il R. credette di poter fondare su questo teorema un metodo generale per la risoluzione delle equazioni. Nel secolo XIX il teorema di R. ha preso il suo posto e la sua giusta importanza nella teoria delle equazioni e delle funzioni di variabile reale. Tra altri contributi del R. è da ricordare un metodo per la risoluzione in numeri interi delle equazioni indeterminate di grado superiore. Celebre è rimasta una disputa tra il R. e P. Varignon sui principî del calcolo infinitesimale.
Porta, sembra impropriamente, il suo nome la curva di equazione xy2' = a (y − mx)2.
Opere principali: Traité d'algèbre, Parigi 1690, Démonstration d'une Méthode pour résoudre les égalitez de tous les degrez, ivi 1691; Méthode pour la résolution des problèmes indéterminés, ivi 1699.