TOURNIER, Michel
Scrittore francese, nato a Parigi il 19 dicembre 1924. Dopo aver compiuto studi umanistici e giuridici, ha conseguito il diploma di studi superiori in filosofia, senza però raggiungere l'agrégation: cocente umiliazione che, secondo alcuni critici, ha influenzato anche la sua attività di scrittore. Arrivato al romanzo soltanto quarantaduenne, dopo aver fatto il traduttore dal tedesco, il collaboratore alla radio (1949-54) e il direttore della sezione letteratura per la casa editrice Plon (1958-68), ha vinto il Grand Prix du Roman dell'Académie (1967) e il Goncourt (1970, per Le Roi des Aulnes; trad. it., 1971). Nel 1972 è entrato all'Académie Goncourt. Il passaggio dalla filosofia al romanzo è evidente nella scelta del mito come soggetto centrale delle sue opere, un mito trasformato, rinnovato e ricostruito dall'interno, dopo una distruzione dissacratrice.
Il mito che T. rivisita è quello europeo nelle sue più classiche figure (Robinson Crusoe, l'orco, il buon selvaggio, Giovanna d'Arco e i Re Magi); i filosofi che lo aiutano nella sapiente opera di ricostruzione vanno da Aristotele a Platone a Kant, fino a Sartre e Bergson. La sua fama è legata soprattutto a Vendredi ou les limbes du Pacifique (1967; trad. it., 1968), da cui ha tratto una versione illustrata per ragazzi (Vendredi ou la vie sauvage, 1971; trad. it., 1974). Robinson è per T. l'archetipo del mito in Europa: l'illusione settecentesca di De Foe viene ridicolizzata, l'uomo padrone del mondo diviene nella parafrasi di T. un uomo che si rimette completamente alla natura in una sorta di regressione verso la ''barbarie'' e di rinuncia all'intelligenza descrittiva e ordinatrice. Lo stile semplice − che sembra talvolta sfiorare la banalità, ma che costituisce invece lo strumento espressivo ideale per dare spicco all'originalità degli assunti − costituisce indubbiamente una delle ragioni basilari del successo con cui il pubblico ha accolto i suoi romanzi: Les météores (1975; trad. it., 1979), Gaspard, Melchior et Balthazar (1980; trad. it., 1984), Gilles et Jeanne (1983; trad. it., 1986); La goutte d'or (1986; trad. it., 1993); le raccolte di racconti Le coq de bruyère (1978; trad. it., 1988) e Le médianoche amoureux (1989; trad. it., 1990); le numerose versioni per bambini dei propri romanzi: L'air du muguet (1978), Pierrot ou les secrets de la nuit (1979; trad. it., 1989) e Barbedor (1980); la serie di saggi in cui parla della propria vita privata e pubblica, Canada: journal de voyage (1977), Le vent Paraclet (1977; trad. it., 1992), Des clefs et des serrures (1979), Essai sur les fictions (1979), Le vol du vampire: notes de lecture (1981); la galleria di ritratti di coloro che giudica i propri maestri (Le vagabond immobile, 1984); i saggi sull'arte contemporanea raccolti in Le Tabor et le Sinaï (1988).
Bibl.: W.J. Cloonan, Michel Tournier, Boston 1985; AA.VV., in Sud, 61 (1986, numero interamente dedicato a T.); S. Koster, Michel Tournier, Parigi 1986; D.G. Bevan, Michel Tournier, Amsterdam 1986; L. Salkin Sbiroli, Michel Tournier: la séduction du jeu, Ginevra-Parigi 1987; A. Bouloumié, Michel Tournier: le roman mythologique, Parigi 1988; F. Merllie, Michel Tournier, ivi 1988; C. Davis, Michel Tournier, philosophy and fiction, Oxford 1988; N. Guichard, Michel Tournier: autrui et la quête du double, Parigi 1989; B. Scheiner, Romantische Themen und Mythen im Fruhwerk Michel Tourniers, Francoforte sul Meno 1990; M. Roselle, L'in-différence chez Michel Tournier: un de ces types est le jumeau de l'autre... lequel, Parigi 1990; S. Petit, Michel Tournier's metaphysical fictions, Amsterdam 1991; Images et signes de Michel Tournier. Actes du Colloque du Centre culturel international de Cérisy-la-Salle, a cura di A. Bouloumié e M. de Gandillac, Parigi 1991; J.-R. Austin de Drouillard, Tournier ou Le retour au sens dans le roman moderne, Berna 1992.