ANSELMI, Michelangelo
Nacque nel 1491 o '92 a Lucca, ove suo padre Antonio, per sfuggire alla giustizia, si era trasferito da Parma. Inviato ancora fanciullo a Siena, ebbe vasta e approfondita conoscenza delle opere del Sodoma, come appare fin dalla prima ascrittagli: una Visitazione a fresco nella chiesa di Fontegiusta in quella città. Stabilitosi a Parma tra il 1516 ed il '20, sposò in quell'anno Ippolita Garbazza e in questa città morì tra il 1554 e il '56.
Egli si formò sul Correggio, operante contemporaneamente a lui negli stessi cantieri di S. Giovanni e del duomo, traendone schemi compositivi e, soprattutto, la sodezza formale e il fluido, intenso cromatismo; ma, a sua volta, apportò un'eco non fioca dell'arte senese, mediandola appunto al Correggio e, più di ogni altro, al Parmigianino degli inizi; mentre, nelle opere tarde, il bilancio con lui del dare e avere si inverte, ed è l'A. che subisce l'influenza del Mazzola, specie nelle ricercate eleganze e nei ritmi compositivi. La sua amicizia con questo è provata, oltre che dalla collaborazione nel quadro giovanile del Parmigianino ora alla Galleria Estense di Modena, dal fatto che nel 1532 il Mazzola tiene a battesimo un figlio dell'A. cui viene imposto il nome di Francesco.
Del periodo giovanile sono: la pala molto ridipinta nella chiesa di Tizzano (1520); gli affreschi nelle absidi del transetto e nelle cappelle laterali al presbiterio in S. Giovanni Evangelista a Parma; la collaborazione col Bedoli e col Parmigianino nella Madonna col Bambino e santi della Galleria Estense di Modena da poco identificata; la tavola col Cristo portacroce, ivi; la Madonna in gloria col Bambino, angioli e i ss. Sebastiano e Rocco nella Galleria Nazionale di Parma; gli sportelli coi ss. Sebastiano e Giovanni Battista nella chiesa di S. Giovanni Evangelista (1525 circa); la Madonna col Bambino e i ss. Sebastiano, Rocco, Ilario e Biagio (1526) e l'Apparizione di s. Agnese, nella cattedrale; la Sacra Famiglia con s. Barbara nella Galleria Nazionale di Parma; la Madonna col Bambino e santi nella parrocchiale di Carzeto di Soragna; il S. Antonio e la S. Chiara a Napoli (Capodimonte); il Battesimo di Gesù a San Prospero di Reggio nell'Emilia; una serie di tavolette succose di colore nella Galleria Nazionale di Parma e a Napoli; la Madonna in gloria tra i ss. Giovanni e Stefano al Louvre. Del 1532-33 è la decorazione a fresco della cappella della Concezione presso S. Francesco a Parma; mentre del periodo più tardo sono i Santi affrescati nella chiesa di S. Bartolomeo a Busseto (1538-39), la decorazione di una sala nel Palazzo Lalatta a Parma con 4 figurazioni sacre e i Dodici Apostoli nonché l'Incoronata,l'Adorazione dei Magi e le Figure allegoriche nelle absidi e relativi arconi nella Steccata di Parma (1540-54).
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