LANCI, Michelangelo
Orientalista, nato a Fano nel 1779, morto a Roma nel 1867. Ingegno bizzarro, strano miscuglio di grande erudizione orientalistica e di fantasticheria, gli nocque tra l'altro l'essersi formato e l'aver vissuto in un ambiente come quello della Roma papale della prima metà del sec. XIX, in cui il rinnovamento metodico degli studî orientalistici non era ancora penetrato. Tuttavia alcune sue indagini (tra cui in particolare quelle sulle iscrizioni aramaiche d'Egitto e sulle iscrizioni calligrafiche arabe) hanno in qualche parte vero valore scientifico.
La bizzarria del suo stile contorto si rivela nei titoli stessi delle sue opere: Lettere sul cufico sepolcrale monumento portato d'Egitto a Roma (Roma 1819); Osservazioni sul bassorilievo fenicoegiziano che si conserva in Corpentrasso (Roma 1825); Paralipomeni, ossia illustrazione alla Sacra Scrittura per monumenti fenico-assirii ed egiziani (voll. 2, Parigi 1845); Trattato delle sepolcrali iscrizioni in cufica, tamurea e nischia lettera da' Maomettani operate (voll. 2, Lucca 1840); Trattato delle simboliche rappresentanze arabe e della varia generazione de' musulmani caratteri sopra differenti materie oprate (voll. 3, Parigi 1845-46), ecc.