NACCHERINO, Michelangelo
Scultore, nato a Firenze il 6 marzo 1550, morto a Napoli nel 1622. Visse lungamente a Napoli, onde fu creduto napoletano dal De Dominici; e si firma fiorentino, dicendosi allievo del Giambologna. A Firenze, sotto la direzione del Camilliani, eseguì (verso il 1573) la fontana, venduta poi a Palermo, la quale ha statue con ricordi giambologneschi arieggianti Michelangelo. Dal 1573 al '76 il N. fu in Sicilia e poi forse a Napoli. A Napoli rinvigorì la tradizione plastica, spentasi nei seguaci di Giovanni da Nola, inaugurò un'arte fastosa, monumentale, sempre più involuta e decorativa. Michelangiolesco è il gruppo della Pietà nella cappella del Sacro Monte. Tipiche sono invece le composizioni tombali, ispirate al motivo del defunto giacente in un'alta edicola, con dietro le figure della Madonna o di Santi (sepolcri di A. Sanchez all'Annunziata, di A. Gesualdo al duomo, di P. Conilia e F. Majorca in S. Giacomo degli Spagnoli, ecc). È un tipo di sepoltura farraginoso e pesante. L'arte giambolognesca è colta nel momento di vuota monumentalità, senza l'apporto pittorico che la caratterizza a fine secolo. Il N. in ricchezza si accosta al gusto meridionale (fontana Medina) e trascura perciò ogni sobrietà architettonica (monumenti Pignatelli in S. Maria Mater Domini). In vuotezza continua la scuola nolana specie nell'ultimo tempo (monumenti Spinelli allo Spirito Santo). L'opera sua più singolare è la statua di Ann. Cesareo in S. Maria della Cesaria, notevole per l'attuato studio nella fisionomia del ritratto.
Bibl.: A. Maresca, Vita e opere di M. N., Napoli 1924; G. Ceci, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931.