(ebr. Mikā’ēl) Nella Bibbia, uno degli arcangeli: il nome ricorre tre volte in Daniele, una nell’Epistola di Giuda e nell’Apocalisse, dove si accenna alla sua battaglia con il dragone (Satana). La figura si definisce maggiormente nella letteratura extracanonica, soprattutto apocalittica, giudaica e cristiana. Il suo culto come santo appare diffuso fin dai tempi antichi prima nelle Chiese orientali poi a Roma. Nell’arte dei primi secoli cristiani è rappresentato come nunzio o guardia del Paradiso con veste bianca, lancia e globo; poi completamente armato, come capitano delle milizie celesti, o come psicopompo, in atto di pesare le anime sulla bilancia. Il tema di s. Michele vittorioso sul demonio fu particolarmente diffuso dai gesuiti.