Patriarca greco (n. Costantinopoli, inizio sec. 11º - m. ivi 1058) di Costantinopoli (1043); ebbe un ruolo di rilievo nel processo di rafforzamento della chiesa bizantina nei confronti dell'imperatore. Consigliere di Costantino IX Monomaco, avversato poi dall'imperatrice, Teodora, sostenne l'ascesa di Isacco Comneno (1057) ma, scontratosi con quest'ultimo, fu esiliato e spinto ad abdicare. Morì durante il viaggio per raggiungere il sinodo che avrebbe dovuto deporlo. Nel quadro di una crisi di rapporti con Roma, avviatasi già con l'inizio del secolo, l'opposizione di M. al riconoscimento del primato della sede romana contribuì al fallimento della missione conciliatrice dei legati papali con a capo il card. Umberto di Silva Candida, inviati nel 1054 a Costantinopoli da papa Leone IX. Il 16 luglio 1054 i legati posero un documento di scomunica sopra l'altare di S. Sofia. M. rispose con una controscomunica pronunciata in un sinodo da lui convocato.