MICHELE da Genova
MICHELE da Genova. – Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo miniatore documentato in Liguria ed Emilia dall’ultimo decennio del XV secolo al 1509.
Le prime attestazioni archivistiche relative a M. si collocano tra il 1492 e il 1497, periodo in cui ricevette alcuni pagamenti per l’esecuzione di corali miniati destinati alla chiesa di S. Giovanni Evangelista di Parma (Testi, pp. 14, 18-22). Sulla base di tali documenti vennero riferite al miniatore le raffigurazioni che impreziosiscono quattro Antifonari parmensi, nelle quali è presente anche l’intervento di collaboratori (cfr. Mariani Canova; De Floriani, 1989, p. 363 n. 7; Id., 2004, p. 762).
Nell’Annunciazione contenuta nell’Antifonario P.4 (c. 1r) è stata inoltre individuata una puntuale citazione dello scomparto centrale del trittico attribuito a Carlo Braccesco, raffigurante l’Annunciazione tra s. Benedetto, un vescovo, s. Stefano e s. Alberto (Parigi, Musée du Louvre), forse conservato in origine in un oratorio genovese appartenente ai Fregoso (o Campofregoso). Per un esponente di questa casata ligure, ipoteticamente identificato con Fregosino Fregoso o Federico Fregoso (De Floriani, 2004, p. 762), M. realizzò all’inizio degli anni Novanta del XV secolo le miniature della Bibbia della University Library di Glasgow (Gen., 1066) e del Commento biblico di Nicolò de Lyra appartenente alle raccolte della Biblioteca Ambrosiana di Milano (Mss., B.40 inf.), codici nel cui frontespizio compare lo stemma della famiglia genovese corredato dal motto «per non falir». Tali testimonianze furono realizzate da M. a Genova – dove con probabilità si formò – alcuni anni prima del suo temporaneo trasferimento a Parma, collaborando, per quanto riguarda il solo Commento biblico, con un secondo maestro contraddistinto da un linguaggio di stretta osservanza lombarda (De Floriani, 1992, pp. 93-105).
Alla fase più matura della produzione di M., successiva dunque alla sua attività emiliana, appartengono un Graduale della Biblioteca universitaria di Genova (Mss., D.XI.3) e due miniature ritagliate raffiguranti la Pentecoste e l’Ultima Cena (Princeton, NJ, Art Museum, Mss., y1936-16, y1936-25), mentre datato 1509 è un ulteriore Graduale di pertinenza del santuario di Nostra Signora del Monte di Genova (Ibid., 2004, p. 763).
A M. risultano inoltre attribuite le miniature con il Battesimo di Cristo della Fondazione Giorgio Cini di Venezia (inv. 2110), la Natività (Lille, Musée des beaux-arts, inv. PL 709) e la S. Chiara che orna un foglio membranaceo del Museo civico Amedeo Lia di La Spezia (ibid.). La sua mano è stata inoltre individuata in un Missale Romanum dell’Archivio capitolare di Piacenza (n. 46, cfr. Zanichelli) e in quanto rimane della decorazione di un Graduale de tempore della chiesa di S. Andrea di Levanto, privato di tutte le tredici raffigurazioni (De Floriani, 1992, p. 112 n. 52; Id., 2004, p. 763). Ritenute invece un prodotto di bottega sono le miniature rappresentanti Cristo e gli apostoli (Princeton, NJ, Art Museum, Mss., y1936-15) e la Presentazione al tempio (già Parigi, mercato antiquario). Nella produzione dell’artista sono inseriti (Donati in Le arti …, 1993, scheda 10, pp. 69-72; De Floriani, 2004, p. 763; per una posizione difforme: Zanichelli, p. 219) quattro affreschi realizzati nel refettorio del convento della Ss. Annunziata di Levanto raffiguranti, all’interno di oculi circondati da elementi vegetali, coppie di santi (Ss. Andrea e Gerolamo, Ss. Bonaventura e Ludovico da Tolosa, Ss. Antonio da Padova e Chiara, Ss. Giovanni Battista e Bernardino).
Nelle opere più precoci di M. emerge, secondo la critica, una sensibile attenzione nei confronti della produzione artistica padana, veneta e padovana in particolare, componente sulla quale si sarebbe innestato pochi anni dopo il forte rimando alla cultura mantegnesca individuato nei codici parmensi.
Non accettata dalla critica (De Floriani, La miniatura …, 1996, p. XIV n. 28; Zanichelli, p. 219; De Floriani, 2004, p. 763) è la proposta, avanzata da Piero Donati (Pittori e scultori …, 1993), di identificare il miniatore con il pittore Michele da Passano da Levanto, documentato in Liguria nei primi due decenni del Cinquecento.
Di M. non si conoscono il luogo e la data di morte.
Fonti e Bibl.: L. Testi, I corali miniati della chiesa di S. Giovanni Evangelista a Parma. I Da Moile Boccalari, miniatori e calligrafi, e M. da G. miniatore, in La Bibliofilia, XX (1918), 1-2, pp. 14, 18-22; Id., Appendice, ibid., 3-5, pp. 146 s.; P. D’Ancona, La miniature italienne du Xe au XVIe siècle, Paris-Bruxelles 1925, p. 63; M. Salmi, La miniatura, in Tesori delle biblioteche d’Italia. Emilia e Romagna, a cura di D. Fava, Milano 1932, p. 357; P. Ceschi Lavagetto, Libri da coro, in L’abbazia benedettina di S. Giovanni Evangelista a Parma, a cura di B. Adorni, Milano 1979, pp. 220-228; G. Mariani Canova, La miniatura nei manoscritti liturgici della Congregazione di S. Giustina in area padana: opere e contenuti devozionali, in Riforma della Chiesa, cultura e spiritualità nel Quattrocento veneto, a cura di B. Trolese, Cesena 1984, pp. 495s.; A. De Floriani, Miniature di alcuni complessi liturgici del Quattrocento, in La miniatura italiana tra Gotico e Rinascimento. Atti del II Congresso di storia della miniatura italiana, Cortona … 1982, a cura di E. Sesti, Firenze 1985, I, pp. 449 s.; M. Boskovits, Nicolò Corso e gli altri. Spigolature di pittura lombardo-ligure di secondo Quattrocento, in Arte cristiana, LXXV (1987), 723, p. 386 n. 83; A. De Floriani, M. da G., miniatore: le tappe di uno sviluppo, in Sisto IV e Giulio II mecenati e promotori di cultura. Atti del Convegno internazionale … 1985, a cura di S. Bottaro - A. Dagnino - G. Rotondi Terminiello, Savona 1989, pp. 353-369; Id., Verso il Rinascimento, in G. Algeri - A. De Floriani, La pittura in Liguria. Il Quattrocento, Genova 1991, pp. 296, 393-395; Id., M. da G., ibid., pp. 516 s.; Id., M. da G., la Bibbia dell’University Library di Glasgow (ms. Gen. 1060) e il Commento biblico di Nicolò de Lyra della Biblioteca Ambrosiana (ms. B. 40 Inf.), in Il codice miniato. Rapporti tra codice, testo e figurazione. Atti del III Congresso di storia della miniatura, Cortona … 1988, a cura di M. Ceccanti - M.C. Castelli, Firenze 1992, pp. 93-112; P. Donati, Pittori e scultori a Levanto, in Le arti a Levanto nel XV e XVI secolo (catal., Levanto), a cura di P. Donati, Milano 1993, pp. 29-32, schede 9-10, pp. 69-72; A. De Floriani, La miniatura nei manoscritti musicali della Biblioteca Universitaria di Genova, in La musica dei libri. Opere musicali dei secoli XIII-XIX, a cura di O. Cartaregia - C. Farinella - G. Grigoletti, Genova 1996, pp. XIVs.; Id., in La Spezia. Museo civico Amedeo Lia. Miniature, a cura di F. Todini, Milano 1996, scheda 3, pp. 30-33; B. Brejon de Lavergnée, Catalogue des dessins italiens. Collection du Palais des beaux-arts de Lille, Paris 1997, scheda 433, p. 152; M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto, Recensione a Ces choses: l’object passé-présent, in Rivista di storia della miniatura, 1998, n. 3, p. 183; A. De Floriani, Tre miniature di M. da G., in Lathe biosas. Ricordando Ennio S. Burioni, a cura di R. Gendre, Alessandria 1998, pp. 89-92; G.Z. Zanichelli, in Il gotico a Piacenza. Maestri e botteghe tra Emilia e Lombardia (catal., Piacenza), a cura di P. Ceschi Lavagetto - A. Gigli, Milano 1998, pp. 217-220; A. De Floriani, M. da G. e un modello «all’antica»: tradizione, traduzione, tradimento, in La tradizione classica nella miniatura europea. Atti del V Congresso di storia della miniatura, Urbino … 1998, in Rivista di storia della miniatura, 1999, n. 4, pp. 143-150; P. Donati, Sul patrimonio artistico del Golfo di Spezia una premessa ed alcune considerazioni, in Restauri nel Golfo dei poeti, a cura di P. Donati, Genova 2001, p. 39; Id., Pittura in provincia della Spezia. Dal Medioevo alla metà dell’Ottocento, Sarzana 2002, p. 61; U. Thieme - F. Becker, Künstlerlexikon, XXIV, p. 526; P. D’Ancona - E. Aeschlimann, Dictionnaire des miniaturistes, Milano 1949, p. 151; A. De Floriani, in Dizionario biografico dei miniatori italiani. Secoli IX-XVI, a cura di M. Bollati, Milano 2004, pp. 761-764.
G. Zanelli