BORGIA (Borja, Borga, Boria), Michele (Miguel) de
Secondo il De Roo fratello di Rodrigo, il futuro papa Alessandro VI, e quindi figlio di Jofré de Borja y Doms e di Isabella de Borja, sorella del papa Callisto III. Alla sola età di dieci anni ricevette, il 20 apr. 1455, l'aspettativa su uno o due benefici di collazione degli arcivescovi di Sassari-Torres, Ampurias e Bosa nell'isola di Sardegna. Nel documento che gliela concedeva è qualificato come chierico del vescovato di Sassari, "familiaris et continuus commensalis" del papa. Il 9 dic. 1455 resignò il canonicato e l'annessa prebenda di Vich (Spagna) vacante per la morte di Pietro de Bosco. Il 28 genn. 1457 fu provvisto però di un canonicato con prebenda ad Ampurias e il 3 giugno dello stesso anno di un altro a Bosa. In questa occasione è qualificato come consanguineo del papa. A quest'ultimo beneficio era annessa anche la chiesa parrocchiale di Porminor nella diocesi di Bosa. Il 4 ott. 1457 Callisto III gli concesse ancora la prebenda di S. Giustina e di S. Paolo in Siracusa vacanti per la morte di Domingo Milà e il 12 dicembre dello stesso anno l'aspettativa su vari altri benefici nelle diocesi di Cagliari e di Oristano.
Il B., che in questi documenti viene designato come "clericali caractere nondum insignitus", non va confuso con il Michele Borgia che viene nominato in qualità di miles, il 4 nov. 1457, governatore e castellano della rocca e del distretto di Sora. Per incarico del papa costui armò una nave e si recò nell'Egeo per combattere contro la flotta turca al seguito del legato pontificio cardinale Trevisan. Nello Specchio dell'armata romana (Arch. Segr. Vat., Arm. XXXIX/25, ff. 73v-74r) egli compare come primo caposquadra. A lui fu affidata anche la cassa pontificia per i pagamenti al legato e agli altri capitani. Delle altre sue incombenze al servizio della S. Sede informano i Capitula domini Michelis de Borgia super una galea (ibid.) In un salvacondotto del 1457 è definito "secundum carnem consanguineus" del papa. Nel settembre del 1457 si precipitò in Albania per soccorrere con le sue galere lo Scanderbeg minacciato dai Turchi. Ottenne brillanti successi e meritò le lodi e i riconoscimenti di Callisto III. Nel giugno del 1458 lasciò l'Albania per correre in aiuto del legato, ma la morte del papa, sopraggiunta il 6 ag. 1458, interruppe la campagna militare. Questo avvenimento segnò anche la fine della carriera del Borgia, del quale non si hanno più notizie. Va segnalato che un suo parente, Gabriele de Borgia (Borja), si distinse come capitano pontificio.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Roma, Fondo camerale I, Mandata 831, f.105v; 832, ff.28r, 43v; Archivio Segreto Vaticano, Arm. XXXIX/7, f. 176r v; Arm. XXXIX/25, ff. 73v-74r, 75r; Reg. Vat. 440, ff. 52v-54r; Reg. Vat. 446, ff.281v-283v; Reg. Vat. 448, ff.77v-79r; Reg. Vat. 449, f. 57r; Reg. Vat. 450, ff. 95r-96r, 98rv, 251rv; O. Rinaldi, Annales Ecclesiastici, Lucae 1753, X, ad annos 1457, 1458; A. Guglielmotti, Storia della marina pontificia, II, Roma 1886, pp. 241 s., 295 s., 300-304; P. De Roo, Material for a history of pope Alexander VI, Bruges 1924, I, pp. 102-105, 561 s. (per Gabriele v. pp. 104 s.); J. Rius Serra, Catalanes y Aragoneses en la corte de Calixto III, Barcelona 1927, pp. 36, 56, 73; P. Paschini, La flotta di Callisto III, in Arch. d. R. Soc. romana di storia patria, LIII-LV (1930-32), pp. 234, 236, 248; J. Rius Serra, Regesto Iberico de Calixto III, I, Barcelona 1949, pp. 21, 408; II, ibid. 1958, pp. 356, 509; L. von Pastor, Storia dei papi, I, Roma 1958, pp. 688, 743 s., 749; S. Schüller-Piroli, Borgia. Die Zerstdrung einer Legende. Die Geschichte einer Dynastie, Olten 1963, p. 134; Il 'Liber Brevium' di Callisto III. La crociata,l'Albania e Skanderbeg, a cura di M.Sciambra, G.Valentini, I. Parrino, Palermo 1968, ad Indicem.