De Lucchi, Michele
Architetto e designer nato a Ferrara l'8 novembre 1951. Fra i principali innovatori di quel disegno industriale radicale degli anni Settanta e Ottanta fortemente connotato in senso metaforico, De L. è poi diventato l'esponente di un design domestico più rassicurante, alla ricerca di nuovi linguaggi legati a un ritrovato rapporto fra l'uomo e la tecnologia. Nel 1989 ha ricevuto il Compasso d'oro per la lampada Tolomeo, disegnata con G. Fassina per l'azienda Artemide (1986).
Docente di Disegno industriale presso l'Università internazionale dell'arte di Firenze (1976-77), ha svolto attività didattica anche presso la Domus Academy a Milano, la facoltà di Architettura di Palermo, la Cranbrook Academy of Art a Bloomfield Hills (Mich.). Ha esposto alla Triennale di Milano nel 1979 e nel 1983 (con l'allestimento 'La casa per le vacanze'). Ad Amsterdam, nel 1985, gli è stata dedicata una mostra personale dal titolo: Michele De Lucchi. A friendly image for the electronic age.
È stato tra i fondatori di Cavart, gruppo attivo a Padova fra il 1973 e il 1976 nell'ideazione e produzione di progetti architettonici, film, testi, happening e altre operazioni artistiche collocabili all'interno delle neo-avanguardie degli anni Settanta. Nel 1977 si è trasferito a Milano, dove ha collaborato prima con Centrokappa all'organizzazione della mostra Il design italiano degli anni Cinquanta, quindi con i membri di Superstudio e A. Branzi, A. Mendini, G. Pesce e, dal 1978, con E. Sottsass. Dal 1978 al 1980 ha lavorato e disegnato per il gruppo Alchymia (lampade Sinerpica e La spaziale del 1978, sistema d'arredo Gabbia del 1981). Nel 1981, con Sottsass, B. Radice e altri, ha fondato il gruppo internazionale Memphis, per il quale ha disegnato una serie di oggetti di grande successo (si ricordano i tavoli Kristall, 1981, e Fortune, 1982; la sedia First, 1983). Dal 1979 è stato consulente per la Olivetti Synthesis a Massa (linea di mobili per ufficio Icarus); dal 1984 consulente e responsabile di tutti i prodotti per la Olivetti a Ivrea (per es. il terminale automatico CD 6300, con M. Trimarchi, 1990). Con Sottsass Associati ha progettato gli interni di oltre cinquanta punti vendita Fiorucci in Italia e all'estero (1981). Ha inoltre disegnato per aziende quali Acerbis, Arflex, Artemide (lampada Cyclos, 1983), Bieffeplast (lampade Rotor, Roll e Round, 1983), Charmant (occhiali), Deutsche Bank, Fontana Arte, Girmi (piccoli elettrodomestici), Kartell, Mandarina Duck, Moroso, Pelikan, Rosenthal, RB Rossana, Vistosi (lampada Vega, 1982), Vitra. È stato tra i fondatori del gruppo internazionale Solid. Vedi tav. f.t.
bibliografia
M. De Lucchi, Architetture verticali, Firenze 1968.
Memphis. The new international style, a cura di B. Radice, Milano 1981.
A. Branzi, La casa calda. Esperienze del nuovo design italiano, Milano 1984.
R. Horn, Memphis. Objects, furniture, and patterns, Philadelphia (Pa.) 1985.
Solid. Una nuova collezione di oggetti per la casa, a cura di M. De Lucchi, Milano 1987.
P. Sparke, Italian design. 1870 to the present, London 1988.