MICHELE (Mihailo) III Obrenović, principe di Serbia
Nato a Kragujevac il 4 settembre 1823, assassinato a Belgrado il 10 giugno 1868. Passò l'infanzia col padre, principe Miloš, nella Valacchia e ritornò in Serbia appena nel 1840, dopo che l'anno prima, morto suo fratello maggiore Milan, egli era stato nominato, dalla Porta, principe di Serbia. Fu un uomo colto e di sentimenti nobili, sempre pronto a sacrificare il suo patrimonio al bene della Serbia. Ma il suo governo, che segnò la vittoria degli Obrenović nel duello dinastico coi Karag jorgjević, fu turbato dalla lotta coi costituzionali, dai dissidî nella stessa famiglia Obrenović, una parte della quale voleva il ritorno di Miloš, e dalle gelosie delle grandi potenze nei Balcani.
Fino al 1841, M. godette la fiducia della Porta. Ma quando mostrò tendenze russofile, i costituzionali (Vučić e Petronijević), suscitarono una rivolta e Vucić, con l'aiuto della Porta, s'impadronì dell'artiglieria. Sebbene avesse con sé la maggioranza della popolazione, M., battuto, fu costretto il 7 settembre 1842 a ritirarsi a Zemun (Semlino) e mettersi sotto la protezione dell'Austria. Chiese alla Porta di punire i colpevoli: ma questa, col pretesto che egli non aveva cercato rifugio in Turchia, lo depose. Esiliato, insieme con la famiglia, dalla skupština, visse a Vienna e a Berlino, viaggiò dal 1844 al 1850, passò varî anni nei suoi beni della Valacchia e nel 1853 sposò una nobile ungherese, Giulia Hunyadi. Ritornò in Serbia, insieme col padre, nel dicembre 1858, e dopo la morte di questi (27 settembre 1860), risalì al trono. Pose allora mano alla riorganizzazione legislativa e amministrativa del paese, compié riforme nel sistema tributario e nell'esercito, elevando la forza militare della Serbia nei Balcani ottenne anche che la Porta sgombrasse le fortezze serbe. Fu, il suo, un regime personale e poliziesco; un governo del così detto "assolutismo illuminato". Spinto dal ministro I. Garašanin, concepì piani arditi di confederazione balcanica, contro la Turchia. Ma questi piani, che erano stati accolti con entusiasmo dalla Omladina ("gioventù"), vennero troncati dalla mano di sicarî della famiglia Radovanović, prezzolati dal principe Alessandro Karagiorgjević, che lo uccisero insieme con due donne, sue parenti.
Bibl.: Ž. Živanović, Politićka istorija Srbije; S. Jovanović, Druga vlada Milosa i Mihaila, 1923; S. Stanojević, Istorija srpskoga naroda, 1926.