Lessona, Michele
Naturalista e letterato (Venaria Reale, Torino, 1823 - Torino 1894). Laureatosi in medicina nel 1846, dopo un breve periodo di esercizio professionale a Torino si trasferì in Egitto, dove fu chiamato a dirigere l’ospedale di Khankah, presso Il Cairo. Rientrato in patria nel 1850, lasciò la professione medica e si mise a insegnare scienze naturali nelle scuole superiori. Nel 1854 ottenne la cattedra all’università di Genova e iniziò l’attività giornalistica scrivendo numerosi articoli di divulgazione scientifica. Fu anche autore di manuali scolastici che furono tra i primi a introdurre nelle scuole italiane la teoria evoluzionistica darwiniana. Nel 1864 fu nominato ordinario di Zoologia all’università di Bologna; l’anno successivo fu chiamato a Torino per sostituire Filippo De Filippi, uno dei maggiori zoologi del tempo e, alla morte di questi, nel 1867, assunse definitivamente la cattedra torinese. Nel 1869 pubblicò a Firenze Volere è potere. L’opera, che voleva essere una versione italiana del libro Self-help di Samuel Smiles, si rivolgeva sia ai ceti borghesi sia a quelli popolari promuovendo l’attivismo industriale degli imprenditori e l’ascesa sociale dei ceti inferiori. L’autore celebrava la raggiunta Unità e legittimava l’unione delle province meridionali al nuovo Stato, sottolineandone la capacità di riscatto. Il volume raggiunse in pochi anni una tiratura di 20.000 copie ed ebbe in complesso quattordici edizioni. Rettore dell’università di Torino dal 1877 al 1880, nel 1881 Lessona fu eletto presidente della Reale accademia di medicina di Torino e nominato membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione. Nel 1883 scrisse un libro su Darwin, considerato una tra le più rilevanti testimonianze della diffusione dell’evoluzionismo in Italia (Carlo Darwin, 1883). Nonostante i suoi impegni scientifici continuò a esercitare la professione di medico per le società operaie torinesi, dove di frequente teneva conferenze scientifiche, e fu a lungo consigliere comunale, eletto la prima volta nel 1877 e sempre riconfermato nelle successive consultazioni elettorali, fino al 1893. Nel 1892 fu nominato senatore del Regno.