ROSI, Michele
Storico, nato a Pieve di Camaiore il 29 settembre 1864, morto a Lucca il 23 gennaio 1934. Laureatosi in lettere presso la Scuola normale superiore di Pisa, ove ebbe a maestri A. D'Ancona e A. Crivellucci, insegnò nelle scuole medie di Recanati, Catania, Genova e Roma. Libero docente per la storia moderna, professò questa disciplina a Genova e a Roma, passando poi alla storia del Risorgimento, della quale a Roma tenne l'incarico fino al 1932.
Il suo primo lavoro fu di storia letteraria (Saggio sui trattati d'amore del Cinquecento, Recanati 1889, rifuso poi in Scienza d'amore: idealismo e vita pratica nei trattati d'amore del Cinquecento, Milano 1904), ma sua vera vocazione furono gli studî di storia politica. Dapprima seguì il Crivellucci nelle indagini sui rapporti tra Stato e Chiesa nel Medioevo (Longobardi e Chiesa romana al tempo del re Luitprando, Catania 1890), ma presto si volse ad altri argomenti (La riforma religiosa in Liguria, Genova 1894; Della signoria di Francesco Sforza nella Marca, Recanati 1895; Storia delle relazioni fra la repubblica di Genova e la Chiesa romana, Roma 1899), finché fu attratto dalla storia del Risorgimento italiano. E pur non lasciando del tutto l'antico campo (L'Italia di ieri, voll. 2, Torino 1921; Il primato di Carlo V, Roma 1925), attese ormai prevalentemente a riandare le vicende e le principali figure della storia italiana più recente, apportandovi la sua tenacia di cercatore d'archivio e l'audacia di alcune revisioni di giudizî correnti, non facili al suo tempo. Fu tra i primi a porsi scientificamente il problema del valore del Settecento rispetto al Risorgimento e a riesaminare il valore dell'apporto recato dalla rivoluzione francese. I suoi maggiori lavori in questo campo restano: A. Mordini: il Risorgimento italiano e l'azione di un patriota cospiratore e soldato (Torino 1906); I Cairoli (ivi 1908, 2ª ed. Bologna 1930); La storia contemporanea d'Italia (Torino 1914, 4ª ed., Milano 1934); L'Italia odierna (voll. 2, Torino 1916 segg.); Vittorio Emanuele II (Bologna 1930); Garibaldi (ivi 1932).