Torraca, Michele
Giornalista e uomo politico (Pietrapertosa, Potenza, 1840 - Alagna Sesia, Vercelli, 1906). Dopo aver studiato nel seminario di Matera, riuscì ad affermarsi nel giornalismo a Napoli entrando nella redazione del «Popolo d’Italia» e poi della «Nuova Roma», entrambe testate di orientamento mazziniano. Dopo essere stato nel 1867 tra i volontari della colonna capitanata da Acerbi in occasione della spedizione garibaldina sconfitta a Mentana, nel 1872 divenne redattore capo del giornale napoletano «Il Pungolo» e autore di importanti inchieste contro la corruzione e l’affarismo. Chiamato a Roma a dirigere il «Diritto» nel 1880, due anni più tardi fondò con Franchetti, Sonnino e altri «La Rassegna», non rinunciando mai alla sua vena polemica. Dopo la chiusura di questa testata collaborò ad altri giornali e fu direttore de «L’Opinione». Deputato dal 1886, fu sempre rieletto per sette legislature manifestando un graduale spostamento a destra. Nel 1904 fu relatore della legge in favore della Basilicata, un provvedimento che egli stesso aveva caldeggiato invocando l’interessamento del presidente del consiglio Zanardelli sulle condizioni di estrema miseria della sua regione. Morì vittima di una caduta in montagna.