Pittore e miniatore lombardo (notizie dal 1388 al 1450). Perduta gran parte delle opere note da documenti e fonti, che testimoniano la sua fama e attività a Pavia (1388-1404), nel Veneto (è a Venezia nel 1410) e a Milano (dal 1418 lavora nel duomo), la personalità di M., come esponente di rilievo del gotico cortese, è stata ricostruita solo dall'inizio del sec. 20º. Alla tavola firmata con il Matrimonio mistico di s. Caterina (Siena, Pinacoteca), databile tra il 1418 e il 1430, sono state collegate le miniature dell'Elogio funebre di Gian Galeazzo Visconti (Parigi, Bibliothèque nationale, ms. lat. 5888), del 1403, i quattro disegni acquarellati con santi del Louvre, alcuni fogli del Libro d'ore di Avignone (Bibliothèque municipale, ms. III) e di quello Bodmer (New York, Pierpont Morgan Library, ms. 944), delle Epistole di s. Gerolamo (Londra, British Library, ms. Egerton 3266), ecc. Gli sono state assegnate anche due lunette affrescate nella capp. Thiene in S. Corona a Vicenza, la tavola con lo Sposalizio della Vergine (New York, Metropolitan Museum), i frammenti di affreschi della Sala di Esopo in pal. Borromeo a Milano.