RUYTER, Michiel Adriaanszoon de
Ammiraglio olandese, nato a Flessinga il 24 marzo 1607, morto il 29 aprile 1676 a Siracusa. Di umile famiglia, a undici anni si arruolò come mozzo; a quindici fu destinato a terra come artigliere alla difesa di Bergop-Zoom, assediata dallo Spinola. Più tarrli, di nuovo imbarcato su una nave mercantile, fu ferito in uno scontro con una nave da guerra spagnola, e fatto prigioniero. Riuscì però a fuggire e a ritornare in patria attraversando la Francia. Al servizio dei fratelli Lampsens di Flessinga fece varî viaggi in Groenlandia, nell'isola Maurizio e nell'America Meridionale, e nel 1637 combatté i pirati di Dunkerque. Alternando il suo servizio tra la marina mercantile e quella da guerra, diede sempre prove di abilità e di valore, e quando nel 1652 scoppiò la guerra tra l'Inghilterra e l'Olanda, il R. fu nominato comandante di una squadra di 30 navi col compito di scortare i convogli olandesi. Il 16 agosto conseguì una prima vittoria presso Plymouth contro l'ammiraglio G. Ayscue, e nel novembre, agli ordini di M. Tromp, concorse validamente al successo riportato contro R. Blake (battaglia di Dungeness). Tornato in patria per riposarsi, riprese poco dopo nuovamente servizio agli ordini del Tromp e combatté nella grande battaglia "dei tre giorni" presso Portland contro il Blake (marzo 1653); la sua nave fu talmente danneggiata che a mala pena poté raggiungere Flessinga.
Promosso viceammiraglio nel 1653, due anni dopo con varie grosse unità entrò nel Mediterraneo per punire i pirati barbareschi molestanti le navi olandesi. Nel 1659, scoppiata la guerra tra Danimarca e Svezia, l'Olanda intervenne in favore della prima, e il R. fu richiamato per assumere il comando della flotta, e compì nell'estate e nell'autunno, nel Baltico, un vero modello di campagna. Il re lo premiò concedendogli un alto titolo nobiliare. Negli anni seguenti il R. agì ancora contro i pirati barbareschi; ma nel 1665, riaccesasi la rivalità tra l'Inghilterra e l'Olanda, ebbe ordine di riprendere le fattorie olandesi della costa d'Africa e compì prontamente e felicemente la missione.
Mentre si dirigeva alle Indie Occidentali per rioccupare anche là alcune colonie tolte all'Olanda, fu raggiunto dalla notizia dello scoppio della guerra con l'Inghilterra. Elevato al più alto grado della marina, quello di tenente-ammiraglio di Olanda e Frisia occidentale, sulla nave De zeven Provincien nel giugno del 1666 iniziò la serie delle famose battaglie con il "combattimento delle quattro giornate" presso Foreland, contro l'ammiraglio inglese G. Monk. Fu una grande vittoria: sei navi catturate, 3000 prigionieri, tra cui il viceammiraglio Ayscue.
Nell'agosto dello stesso anno il R., battuto presso Dunkerque, seppe salvare la sua flotta con una ritirata abilissima. L'accusa da lui mossa al Tromp, di avere compromesso l'esito della battaglia per essersi allontanato dal grosso dell'armata, creò un'inimicizia tra i due ammiragli, e il Tromp dovette lasciare il comando.
Nel giugno del 1667, per vendicare un'azione inglese contro l'inerme popolazione peschereccia dell'isola Terschelling, il R. si presentò con una squadra alle foci del Tamigi e, approfittando di un'alta marea e di un fresco ponente, spinse alcune navi fino a Gravesend, bruciando vascelli e seminando il terrore. Altre unità entrarono nel Medway, s'impadronirono di Sheerness, incendiarono Chatham e le navi, i cantieri, i magazzini. L'Inghilterra chiese la pace, e così seguirono alcuni anni di riposo per il R. Ma nel 1672 scoppiò nuovamente la guerra, e l'armata del R. dovette fronteggiare forze superiori franco-inglesi coalizzate; il 7 giugno ebbe luogo la battaglia di Solebay, favorevole agli Olandesi.
Nel maggio dell'anno successivo il R. con la sua flotta si ancorò alle foci del Tamigi con l'intenzione di ostruire le bocche del fiume colando a picco alcune navi mercantili; ma dovette accontentarsi di fare il maggior possibile bottino. Ritornato in Olanda, il 7 giugno la sua flotta s'incontrò con quella dei collegati al comando del principe Rupert: ne seguì un combattimento, dove il R., vedendo che l'ammiraglio J. Bankert era assalito dall'ammiraglio francese J. d'Estrées, lasciò al giovane Tromp l'incarico di tenere a bada Rupert e con tutte le sue unità corse a soccorrere Bankert; rialzate da quel lato le sorti, ritornò poi in aiuto del Tromp (battaglia di Schooneveldt). Altre vittorie il R. conseguì a Texel il 2i agosto.
Nel 1764, avvenuta la pace tra l'Inghilterra e l'Olanda, la Spagna si alleò con quest'ultima contro la Francia, e il R. fu incaricato di portarsi nel Mediterraneo. Nonostante l'inferiorità delle sue forze e la quasi totale mancanza di aiuto da parte della Spagna, il R. si batté contro la flotta di A. Duquesne il 9 gennaio 1676 presso Stromboli: l'esito della battaglia rimase indeciso, ma siccome l'ammiraglio francese riuscì a entrare a Messina, il piano strategico degli Olandesi era fallito. Il R. si recò a Napoli per rifornirsi, e di là a Palermo e Milazzo, da dove, rinforzato da alcune unità spagnole, riuscì a tener bloccata nel porto la squadra francese. Nell'aprile dello stesso anno, presso Catania, l'ammiraglio olandese si trovò nuovamente contro le navi del Duquesne, e nella violentissima lotta contro forze assai superiori egli stesso fu gravemente ferito; morì il 29 a Siracusa. La sua salma fu, con grandissimi onori anche da parte nemica, trasportata in Olanda e sepolta nella chiesa nuova di Amsterdam.
Bibl.: G. Brandt, Het Leven en Bedrijf van den heere M. de R., Amsterdam 1687 (e varie ristampe; trad. tedesca 1687, trad. francese 1698); G. Grinell Milne, Life of lieut. adm. De Ruyter, Londra 1896; G. Gavotti, M. de R., Roma 1910; P. J. Blok, M. de R., L'Aia 1928.